La Nuova Sardegna

Nuoro

In Corte d'appello

Il Comune di Baunei condannato a pagare oltre 4 milioni all’Hce Costruzioni

di Lamberto Cugudda
Il Comune di Baunei condannato a pagare oltre 4 milioni all’Hce Costruzioni

La causa per la sospensione dei lavori di costruzione del porto turistico

13 aprile 2024
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Baunei «La Corte d’Appello di Cagliari ha riconosciuto il diritto di Hce Costruzioni ad ottenere dal Comune il pagamento di 3,1 milioni oltre interessi in relazione alla costruzione del porto di S.Maria Navarrese (terminato nel 1998 ndr)». A fornire i dati, l’amministrazione comunale che ricorda come una consulenza tecnica disposta dalla Corte d’Appello di Cagliari ha inoltre riconosciuto alla Hce Costruzioni un milione e 627mila euro per i maggiori oneri sopportati a causa della sospensione dei lavori decisa dal Comune, protrattasi dal 21 settembre 1992 al 15 giugno 1997.

«Dopo 35 anni di contenzioso – spiega il sindaco Stefan Monni – è giunta al termine la complessa vicenda che ha coinvolto il nostro Comune e la Savico (oggi Hce Costruzioni) che ha riguardato la costruzione del porto. Ci ritroviamo, oggi, ad affrontare, nostro malgrado, una situazione che ha avuto origine tanti anni fa». Il contenzioso ha avuto una così lunga durata i perché, prima di pervenire ad una decisione di merito «in tutti questi anni sono state affrontate situazioni che hanno riguardato questioni preliminari, di natura amministrativa e relative alla competenza su quale Autorità dovesse prendere la decisione finale». Monni rimarca che, in sostanza, la responsabilità del Comune si fonda (quantitativamente e qualitativamente) sulla dilatazione della durata dei lavori, che in origine doveva essere (contrattualmente) di 36 mesi decorrenti dal 1989, ma che, causa una variante richiesta allora dal Comune, si sono protratti per circa 10 anni. «Trovandoci di fronte a questa situazione non voluta e non cercata – rimarca – abbiamo l’obbligo di affrontarla cercando di preservare gli obblighi di equilibrio contabile dell’ente, senza incidere negativamente sull’erogazione dei servizi alla collettività, né sull’azione amministrativa che vogliamo continuare a portare avanti. Attiveremo nell’immediatezza le procedure previste dalla normativa che tiene indenni, finanziandoli, gli enti pubblici che hanno necessità di dover salvaguardare gli equilibri di bilancio, di modo che il periodo in cui la particolare prudenza nella gestione delle risorse economiche perduri il meno possibile».
 

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