La Nuova Sardegna

Nuoro

Tribunale

In giro con il taser: «Pensavo fosse una torcia»

In giro con il taser: «Pensavo fosse una torcia»

Una 25enne sotto processo a Nuoro, il giudice la assolve

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Nuoro Era accusata di porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere, perché secondo l’accusa, senza un motivo aveva portato fuori dalla propria abitazione uno storditore elettrico (taser). Questa mattina il giudice Giuseppe Carta ha assolto Maria Caterina Gallisai, 25enne nuorese, perché il fatto non sussiste. Prima della chiusura dell’istruttoria dibattimentale l’imputata si è sottoposta ad esame, rispondendo alle domande dell’avvocato di fiducia, Adriano Catte, e del pubblico ministero Francesca Piccu. La donna ha raccontato di aver trovato per strada quello strano oggetto che emetteva una lucina rossa. Incuriosita l'aveva raccolto. Solo quando l'avevano fermata i carabinieri e le avevano spiegato come funzionava, aveva capito di cosa si trattasse: «Pensavo fosse una torcia».

La pubblica accusa ha chiesto la condanna a 4 mesi di reclusione e al pagamento di 700 euro. La difesa, sostenendo che non ci fosse consapevolezza da parte di Maria Caterina Gallisai che quello fosse un taser, mancando l'elemento soggettivo del reato, ne ha chiesto l'assoluzione.

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