La Nuova Sardegna

Nuoro

La rassegna

La Pastorale del turismo 2025 va alla ricerca della speranza: ecco il tema della kermesse

di Luciano Piras

	La premiazione di don Luigi Ciotti nella passata edizione della Pastorale del turismo
La premiazione di don Luigi Ciotti nella passata edizione della Pastorale del turismo

Il vescovo Antonello Mura anticipa il programma della manifestazione estiva. Incontri e dibattiti da luglio a settembre sia a Tortolì sia a La Caletta

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Nuoro «La speranza è un connotato di ogni tempo e di ogni stagione, compresa l’estate. Dedicare a questo tema la Pastorale del turismo significa incoraggiare, anche in un tempo di relax, ogni attenzione e sensibilità a tutto ciò che ha bisogno di speranza, di sguardi nuovi, di scelte di fiducia. Artisti, gruppi e testimonianze li abbiamo scelti pensando a quanto possano darci per mettere in pratica questo incoraggiamento. La speranza si cerca, si promuove e si vive anche in fraternità». Il vescovo Antonello Mura anticipa così il tema principale scelto per l’undicesima edizione della Pastorale del turismo, la manifestazione culturale estiva messa in piedi dalle diocesi di Lanusei e di Nuoro, in programma tra la fine di luglio e i primi di settembre prossimi.

“Cercasi speranza” è il refrain che caratterizzerà la rassegna mettendo a confronto numerosi ospiti nelle diverse serate in calendario, ancora una volta sia all’anfiteatro Caritas di Tortolì sia all’Area Fraterna de La Caletta di Siniscola. Un programma che anche per quest’anno si annuncia ricchissimo di contenuti, con uno sguardo culturale e artistico di altissimo livello e dove riflessione e dialogo sono sempre strettamente attuali, calati sia nella realtà locale che nello scenario nazionale e internazionale, come ormai tradizione della Pastorale del turismo. Spazio significativo alla solidarietà e all’impegno sociale, con la serata dedicata al conferimento del prestigioso premio “Persona fraterna” (l’anno scorso il premio era stato assegnato a don Luigi Ciotti).

Questa estate saranno undici, quindi, le edizioni della Pastorale del turismo. Un’idea, fortemente voluta dal vescovo Antonello, che oramai ha acquisito un respiro regionale e una eco nazionale. Significativo il ritorno di immagine sul territorio e del territorio, per la valorizzazione e la promozione delle comunità e delle loro specificità, in termini turistici e sociali, all’interno di una manifestazione ormai nota e consolidata. La finalità, dunque, è ancora una volta sinergica e bene lo sottolinea lo stesso vescovo: «Favorire atteggiamenti di accoglienza che, insieme alla promozione di un territorio, permetta la possibilità di intese e sguardo comuni tra istituzioni e privati e tra enti e comunità, con una Chiesa locale che mette a disposizione il suo ricco patrimonio di fede, tradizioni e di cultura», ha ribadito ancora una volta il pastore delle due diocesi, ogliastrina e barbaricina.

L’estate diocesana, proposta gratuitamente e liberamente a tutti, cittadini e turisti che decidono di trascorrere le vacanze in Sardegna, ha da sempre nel mese di agosto il suo periodo privilegiato. Quest’anno, però, si inizierà a fine luglio per concludere gli eventi nella prima decade di settembre. La kermesse estiva riserverà anche per il 2025 incontri e dibattiti di grande spessore, unitamente a momenti più distensivi. Non mancheranno gli spazi dedicati alla fotografia, al cinema, alla spiritualità.

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