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Nuoro, il Museo Asproni guarda al futuro: «Apriamo le porte al territorio»

di Luciano Piras
Nuoro, il Museo Asproni guarda al futuro: «Apriamo le porte al territorio»

Incontri, laboratori e gioco di squadra: è la nuova era dell’Archeologico. Il direttore Cosseddu: «Pensiamo al domani partendo dalla comunità»

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Nuoro L’obiettivo da raggiungere è chiaro: «Aprire le porte del museo e far sedere intorno allo stesso tavolo la nostra comunità è il primo passo verso un’istituzione culturale davvero condivisa». Così Antonio Cosseddu, direttore del Museo archeologico nazionale “Giorgio Asproni” di Nuoro. «Il piacere più grande – sottolinea – è stato avere con noi persone che non avevano mai visitato il museo, o che non ci tornavano da anni: segno che il lavoro di “ingaggio” sul territorio ha funzionato». Lo evidenzia, Cosseddu, a bilancio del primo fine settimana di un “percorso partecipativo” che porterà dritto dritto al “museo del futuro”. Oltre cinquanta i rappresentanti di istituzioni varie, associazioni e cittadini coinvolti in tre distinti laboratori: è l’inizio di una nuova scommessa che andrà avanti fino al prossimo dicembre. «Se per i cittadini la partecipazione era libera, istituzioni e associazioni sono state invitate da noi, perché ci interessava guardare il museo anche attraverso i loro occhi: sono i nostri interlocutori di riferimento, non solo per il museo di ieri, ma soprattutto per quello di domani» spiega ancora Antonio Cosseddu, da meno di un anno alla guida dell’Archeologico “Asproni”, istituto in capo alla Direzione regionale Musei nazionali Sardegna.

A facilitare il nuovo percorso, c’è “Bam! Strategie culturali”, società di consulenza fondata nel 2012 a Bologna e attiva in tutta Italia e nel resto d’Europa, specializzata in servizi strategici per il settore culturale. «Non è mai banale per un museo scegliere di intraprendere un percorso di partecipazione e co-progettazione con la propria comunità: di fatto, significa includere cittadini e stakeholder nei processi decisionali» sottolinea il team di Bam nella trasferta nuorese: Rosanna Spanò (referente di progetto e una delle fondatrici), Martino Catalani e Marta Multinu. «Il Museo Asproni in questi giorni ha dimostrato di essere in ascolto e aperto a fare rete, anche grazie a uno staff competente e dinamico. I cittadini si sono sentiti accolti, i tanti operatori culturali del territorio stimolati verso un cambiamento sistemico» assicurano Spanò, Catalani e Multinu.

Sono loro che, con la preziosa collaborazione dello staff museale, hanno preso per mano i partecipanti ai laboratori. Un’occasione per individuare punti di forza e debolezza dell’attuale offerta museale; per analizzare il contesto socioeconomico, evidenziando opportunità e possibili rischi; per immaginare il museo di domani, perché diventi più aperto, accessibile e rilevante per il territorio. Tra i soggetti coinvolti: Comune di Nuoro, Fondazione di Sardegna, Europe direct Nuoro, Consorzio per la pubblica lettura “Sebastiano Satta”, Liceo “Giorgio Asproni”, Distretto culturale del Nuorese, Archivio di Stato di Nuoro, Lute Nuoro, Cooperativa sociale onlus Lariso, Ten Teatro Eliseo Nuoro, Ilisso edizioni, Museo Nivola di Orani, Gruppo Grotte Nuorese, Museo archeologico comprensoriale di Teti, oltre ai referenti dei siti archeologici di Tanca Manna e Noddule (Nuoro), di S’Arcu ‘e is Forros e Sa Carcaredda (Villagrande Strisaili) e Nuraghe Nolza (Meana Sardo).

«La prossima tappa, in questa estate 2025, è la rielaborazione e l’analisi dei dati raccolti durante i primi laboratori – annuncia il direttore Cosseddu –. In parallelo, avvieremo il percorso di rebranding del museo, che prenderà forma a partire dalle percezioni, suggestioni e proposte emerse dagli incontri con la comunità». In autunno, invece, prenderà corpo «la co-progettazione, anche attraverso una maratona creativa, per immaginare e progettare in modo ancora più concreto il museo del futuro: spazi, servizi, linguaggi e modalità di relazione con il pubblico». Insomma: la nuova era del Museo archeologico nazionale “Giorgio Asproni” è già cominciata.

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