Il premio “Persona fraterna” 2025 va a padre Salvatore Morittu
La cerimonia di consegna durante l’ottava giornata della Pastorale del turismo all’Anfiteatro Caritas di Tortolì
Tortolì Il premio “Persona fraterna” 2025 va a padre Salvatore Morittu. A consegnare il riconoscimento nazionale al fondatore delle comunità S’Aspru, di San Mauro e di Campu ‘e Luas, sarà il vescovo Antonello Mura domani sera nel corso del nuovo appuntamento con la Pastorale del turismo, all’Anfiteatro Caritas di Tortolì. L’ottava giornata della kermesse della diocesi di Lanusei e di Nuoro regalerà emozioni nei racconti, nelle riflessioni e nelle testimonianze di vita che saranno la colonna sonora di momenti significativi, visti i temi trattati e gli ospiti che calcheranno la scena. L’apertura alle 21. A curare l’accoglienza sarà la comunità di Loceri. Mezz’ora dopo si parte con il cortometraggio “Camineras”, a cura di Vincenzo Ligios, Gaia Lampis presenta “Reimparare”: «Attraverso i ricordi di Immacolata, ricostruiamo una storia complessa, difficile da sentire, difficile da accettare. Suo marito e sua figlia, saranno la chiave per reimparare a vivere». A seguire “Il Piccolo Principe e il fiore della speranza”, con Silvano Vargiu e Francesca Nieddu, rappresentazione teatrale liberamente tratta dal capolavoro senza tempo di Antoine de Saint Exupéry. A salire sul palco, sarà poi padre Salvatore Morittu, intervistato dal giornalista Giacomo Mameli, che offrirà la sua personale testimonianza di vita e di fede, le ragioni profonde del suo operato. Padre Morittu riceverà così direttamente dalle mani del vescovo Antonello il prestigioso premio “Persona fraterna” 2025.
Nato a Bonorva il 29 settembre 1946, francescano dell’Ordine dei Frati Minori, sacerdote dal 1972, laureato in Teologia biblica e in Psicologia, nel 1980 Salvatore Morittu ha fondato a Cagliari la prima comunità in Sardegna per i tossicodipendenti, la “Comunità San Mauro”. Successivamente ha fondato la “Comunità di S’Aspru” (Siligo), di “Campu ‘e Luas” (Uta), i due Centri d’accoglienza a Cagliari e a Sassari e la Casa-famiglia a Sassari per i malati di Aids. Ha al suo attivo numerosi progetti di prevenzione e ricerche sulle dipendenze. Nel libro “Gli ultimi sognano a colori” (Arkadia, 2016) ha raccontato, insieme a Giampaolo Cassitta, la sua straordinaria esperienza umana. L’appuntamento di domani sera a Tortolì sarà dunque l’occasione di conoscere da vicino un grande uomo di fede che si è sempre prodigato per il bene degli altri. Negli anni scorsi, lo stesso premio è andato a personaggi del calibro di don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, di Ernesto Olivero, fondatore del Sermig, e don Gino Rigoldi, creatore della omonima Fondazione. Personaggi di spicco nazionale e internazionale, come è ormai nei dna della Pastorale del turismo, la manifestazione estiva che ogni anno coinvolge nomi alquanto noti del panorama culturale, musicale, televisivo, scientifico e sociale.
Così è anche in questo 2025, con Javier Cercas, Vinicio Capossela, Antonio Marras, Patrizia Sardo, Luca Barbarossa, i genitori di Sammy Basso, Laura e Amerigo, Piero Marras, Eugenio Finardi, Renato Romagnoli e Marco Spada, Dargen D’Amico, Simona Atzori e don Luigi Verdi, don Antonio Coluccia e don Maurizio Patriciello, Alessandro Preziosi, l’israeliano Maoz Inon e il palestinese Aziz Abu Sarah, la Banda musicale della Brigata Sassari, i Gen Rosso. Ospiti nei 22 appuntamenti allestiti all’aperto, dal 27 luglio al 10 settembre, nell’Anfiteatro Caritas di Tortolì e nell’Area Fraterna de La Caletta di Siniscola, sempre a ingresso libero. “Cercasi speranza” è lo slogan significativo della Pastorale del turismo edizione 2025, l’undicesima di questa manifestazione ideata e realizzata dalle diocesi di Lanusei e di Nuoro. Tra storie, testimonianze e dibattiti, scienza e ricerca, guerra e fratellanza, legalità e lavoro, cultura e spiritualità, cinema e musica d’autore.