La Nuova Sardegna

Nuoro

La sentenza

Non aggredì l’amministratrice di sostegno della nonna: nipote assolta

Non aggredì l’amministratrice di sostegno della nonna: nipote assolta

Per il giudice monocratico del Tribunale di Nuoro il fatto non sussiste

2 MINUTI DI LETTURA





Nuoro Assolta perché il fatto non sussiste. Si è chiuso davanti al giudice monocratico Giuseppe Carta il processo a carico di Alessandra Mancini, la donna accusato di aver strattonato l’amministratrice di sostegno della nonna durante un alterco avvenuto proprio nel giorno dei funerali dell’anziana, in un centro del Nuorese. L’imputata, difesa dall’avvocata Camilla Mondello, del Foro di Roma, aveva respinto ogni accusa e aveva dato una versione dei fatti opposta rispetto alla ricostruzione che vedeva l’amministratrice Chiara Mureddu (parte civile con l’avvocato Antonio Piredda), vittima di un’aggressione fisica mentre si trovava nell’abitazione della defunta, dove si era recata per redigere l’inventario. Oggi 19 settembre, dopo aver chiuso l’istruttoria dibattimentale, il giudice ha aperto la discussione. Il pubblico ministero Ilaria Pais ha ritenuto provata la responsabilità penale dell’imputata e ha evidenziato i rapporti tesi tra l’amministratrice e la famiglia dell’anziana amministrata. «Chiara Mureddu era un pubblico ufficiale che stava portando a termine i suoi impegni istituzionali, preservando i beni della signora deceduta – ha detto Pais –. Stava svolgendo un’attività prevista dalla legge quando era rimasta vittima di attacco verbale e di una colluttazione da parte di Alessandra Mancini che le aveva portato via il telefono che in quel momento stava registrando. A dichiararlo anche il testimone, Giovanni Tronci, commercialista che aveva accompagnato l’amministratrice per completare il suo lavoro». Il pm dopo aver ripercorso i tratti salienti dell’istruttoria ha chiesto la condanna dell’imputata a sei mesi di reclusione. Conclusioni alle quali si è associato il difensore di parte civile. Di parere opposto la difesa: «C’è la totale assenza di elementi a carico della mia assistita – ha detto l'avvocata Monello – e a confermarlo c’è anche il maresciallo della stazione che ha trascritto i messaggi e messo a verbale le dichiarazioni rese dalle parti. Ed è proprio in quelle frasi che Mureddu dice di essere stata aggredita dal signor Mancini (padre dell’imputata ndr), ammettendo, dunque, di non essere stata colpita dalla ragazza. In merito alla mail inviata il giorno prima del funerale, l’amministratrice annunciava la sua presenza nei prossimi giorni, non l’indomani. Quanto al teste Tronci, aveva detto di trovarsi vicino alla porta quando c’era stata l’aggressione. Non aveva, però, saputo indicare in aula chi avesse colpito l’amministratrice. In realtà – ha concluso l’avvocata chiedendo l’assoluzione dell’imputata – erano stati i genitori di Mancini a spiegare che il commercialista non aveva potuto vedere nulla perché non si era mai alzato dalla sedia». (k.s.)

Primo piano

L'intervento

Rally a Roma, la presidente Todde: "Faremo valere la nostra voce, la Sardegna non è una regione di serie B"

Italia

Muore in moto a 28 anni: Giuseppe e lo schianto vicino casa dopo la bella notizia che aspettava da 5 anni

Le nostre iniziative