La Nuova Sardegna

Nuoro

L’operazione

Violazioni sulla sicurezza, lavoro nero: i carabinieri controllano 29 aziende, tutte sanzionate


	Anche diversi cantieri edili nel mirino dei controlli
Anche diversi cantieri edili nel mirino dei controlli

I controlli in alcuni comuni della provincia di Nuoro, sospesa un’attività, ammende pari a 56.800 euro

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Nuoro Violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, lavoro nero, mancato rispetto dello Statuto dei lavoratori e tirocinio fraudolento: sospesa una attività imprenditoriale, ammende e sanzioni amministrative per un totale di 56.800 euro e recupero di contributi previdenziali e assicurativi pari a euro 5.500 euro. È il bilancio dei controlli messi in campo dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Nuoro con il supporto delle Stazioni che fanno riferimento al Comando Provinciale di Nuoro, in sinergia con l’ Ispettorato Territoriale del Lavoro, nell’arco dell’ultimo bimestre. I militari carabinieri hanno intensificato i controlli nelle aziende per verificare la regolarità dei rapporti di lavoro e la corretta applicazione delle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, anche per la prevenzione di infortuni. L’intervento dei militari ha riguardato 29 aziende in tutta la Provincia, nei comuni di Bitti, Ortueri, San Teodoro, Siniscola, Suni, Bosa, Baunei e Santa Maria Navarrese e Bari Sardo. I controlli hanno interessato in particolare i settori edile, della ristorazione e degli esercizi pubblici in genere, nonché quello del commercio. Tutte le aziende hanno presentato delle irregolarità, connesse all’impiego dei dipendenti. Nel corso delle ispezioni sono state verificate 78 posizioni lavorative, 63 delle quali sono risultate irregolari e 11 “in nero”; tra le violazioni riscontrate emergono il lavoro nero, quindi l’impiego di lavoratori privi di regolare contratto, e diverse inadempienze di natura prevenzionistica. In un caso la presenza di lavoratori in nero in misura superiore al 10% dei lavoratori impiegati ha determinato la sospensione dell’attività imprenditoriale. Per quanto riguarda la prevenzione degli infortuni sul lavoro sono 17 le aziende risultate irregolari per violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, quali l’impiego di lavoratori privi di visita medica di idoneità al lavoro, l’utilizzo nei cantieri di passerelle, ponti su cavalletti e attrezzatura da lavoro non conformi alla normativa vigente, nonché la mancata elaborazione del piano di montaggio, uso e smontaggio del ponteggio. Nelle attività commerciali e in quelle classificate come pubblici esercizi (bar, pasticcerie e ristoranti) veniva riscontrata la presenza di lavoratori in nero, senza contratto e senza tutela previdenziale. Inoltre, in tre di esse venivano accertate violazioni allo Statuto dei lavoratori: i datori di lavoro avevano installato impianti di videosorveglianza, idonei al controllo a distanza dei dipendenti, in assenza dei presupposti autorizzativi di legge. Particolarmente interessante l’attività svolta nei confronti del titolare di un bar, segnalato agli Enti competenti, che, allo scopo di occultare una prestazione di lavoro dipendente già precedentemente avviata “in nero”, aveva attivato un rapporto di tirocinio formativo in modo fraudolento ed elusivo della normativa in materia, accollando il costo del lavoratore al soggetto promotore e all’Inps, che hanno erogato rispettivamente 750 euro e 1.500  euro nell’arco di cinque mensilità. I controlli, che proseguiranno nei prossimi mesi, rientrano in un più ampio piano di vigilanza regolarmente condotto dai Carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro in  sinergia con il Comando Provinciale, per contrastare lo sfruttamento lavorativo e il fenomeno del caporalato, nonché per rafforzare il rispetto delle normative in materia giuslavoristica e di sicurezza nei luoghi di lavoro.

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