Lavoro irregolare, tredici aziende nel mirino: violazioni anche in materia di salute e sicurezza
Nel settore edile le principali irregolarità hanno riguardato l’impiego di lavoratori “in nero”
Nuoro Nell’ultimo mese i militari del Nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro di Nuoro e del Comando provinciale carabinieri di Nuoro, in collaborazione con il locale Ispettorato Territoriale del Lavoro, hanno conseguito importanti risultati operativi.
I servizi sono stati predisposti nell’ottica di prevenire gli incidenti in ambienti lavorativi, contrastare il lavoro irregolare e l’utilizzo dei lavoratori in “nero”, nella considerazione che le violazioni prevenzionistiche commesse in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, ancora troppo spesso teatri di incidenti, risultano talvolta corollario del mancato rispetto della normativa sulla legislazione sociale e delle procedure di sicurezza.
Nel complesso, nei territori dei Comuni di Nuoro, San Teodoro, Irgoli, Loculi, Orosei e Siniscola, in collaborazione con le Stazione carabinieri competenti, sono state ispezionate 13 aziende, attive in diversi settori produttivi (edilizia e pubblici esercizi). Tutte hanno presentato delle irregolarità, sia per l’impiego di lavoratori irregolari e “in nero” che per inadempienze di natura prevenzionistica. Dei 35 lavoratori verificati, 23 sono risultati irregolari, per inosservanze connesse all’esecuzione del rapporto di lavoro, e 7 “in nero”, privi di copertura previdenziale, assicurativa e di regolare contratto.
Nel settore edile le principali irregolarità hanno riguardato l’impiego di lavoratori “in nero” e varie violazioni sulla sicurezza, quali l’impiego di lavoratori privi di visita medica di idoneità al lavoro, l’utilizzo nei cantieri di passerelle e attrezzatura da lavoro non conformi alla normativa vigente, nonché la mancata elaborazione del piano di montaggio, uso e smontaggio del ponteggio (Pi.M.U.S.). In un cantiere, la presenza di lavoratori in nero in misura superiore al 10% dei lavoratori impiegati ha determinato la sospensione dell’attività imprenditoriale per l’impresa operante.
Nelle attività commerciali e in quelle classificate come pubblici esercizi (bar / ristoranti) veniva riscontrata la presenza di lavoratori in nero, senza contratto e senza tutela previdenziale. Inoltre, a seguito dell’esame della posizione di alcuni redditi di cittadinanza, due fruitori del beneficio, che in totale percepivano 27.975 euro, venivano segnalati all’Inps per i provvedimenti di competenza in relazione ad alcune anomalie riscontrate. Le attività hanno portato l’irrogazione di sanzioni amministrative e contravvenzionali per un importo complessivo di 34.672 euro e al recupero di contributi previdenziali e assicurativi pari a euro 3.500 euro.
