Ospedale, emergenza infermieri: «Uno per venticinque pazienti»
La denuncia di Carena (Fials): «Turni massacranti. Il personale non basta». L’Asl nuorese: «Quest’anno ne abbiamo assunto 24 e 61 oss»
Nuoro Barelle sistemate nei corridoi, in attesa di una posizione adeguata, pazienti che a giorni toccano anche quota 45-50 e che da un momento all’altro riempiono come un uovo i settori, ma l’unico dato che non cambia è quello degli infermieri che se ne prendono cura: in media sono uno ogni venti, anche 25, pazienti. Dopo le diverse segnalazioni arrivate negli ultimi anni, riesplode, in questi giorni, l’emergenza infermieri, e con essa, in particolare, la situazione dei due reparti dell’ospedale San Francesco da tempo in condizioni decisamente critiche, sul fronte degli organici. A denunciare con forza le condizioni di lavoro, che di conseguenza si riflettono pure su chi è ricoverato, è il sindacato Fials. «Da diversi mesi – spiega il segretario provinciale del sindacato, Alessandro Carena – nelle unità operative di Geriatria e Medicina-malattie, persiste la cronica carenza di infermieri in relazione al numero dei pazienti. In entrambe le unità sono presenti 45/50 pazienti, talvolta alcune dei quali ubicati nel corridoio, con 4 infermieri nel turno diurno, 2 nel turno notturno e una media che arriva a 1 infermiere per 20 pazienti. Cosa dice la Direzione in merito? Nessuna assunzione prevista di infermieri e oss per mancanza di fondi». Il responsabile della Fials segnala, infatti, che nonostante diverse lettere inviate alla direzione dell’Asl nuorese, finora non ha avuto alcuna risposta concreta. Ma esiste un altro aspetto che per la Fials risulta assurdo. «La cosa paradossale – sottolinea Carena – è che diversi infermieri utilmente collocati nella graduatoria del pubblico concorso, sono già in organico con contratti di somministrazione in una agenzia interinale. Al danno si aggiunge la beffa: mentre l’Asl di Nuoro non ha momentaneamente capacità assunzionale, le altre Asl sarde procedono allo scorrimento della graduatoria per infermieri. E le notizie decisamente poco confortanti, secondo il sindacato non sono ancora finite, purtroppo. «Da alcuni giorni – aggiunge, infatti, il rappresentante provinciale della Fials – diversi infermieri utilmente collocati nella graduatoria di Nuoro, hanno ricevuto da Ares Sardegna la pec con richiesta di contratto a tempo indeterminato nelle Asl di Sassari, Gallura, Oristano, Sulcis e Brotzu. Conseguenze? Sicuramente gli infermieri in questione accetteranno le assunzioni a tempo indeterminato in altre Asl Sarde, sguarniranno ulteriormente i servizi già di per sé carenti, aumenterà la carenza di infermieri nelle unità in maggior sofferenza e i livelli essenziali di assistenza non verranno garantiti».
L’azienda sanitaria nuorese, sulla questione infermieri e carenze, risponde, in sostanza, che il problema non c’è, perché negli ultimi tempi sono state fatte tante assunzioni e perché è stato pienamente rispettato il piano triennale di fabbisogno del personale. La direzione aziendale ricorda, infatti, che dal primo gennaio di quest’anno a ieri, sono stati assunti 24 infermieri «nelle seguenti date: 4 gennaio, 10 febbraio, 3 marzo, 2 aprile, 2 ottobre, 2 novembre». E ricorda anche che nello stesso periodo sono stati assunti 61 operatori sociosanitari: «il 15 gennaio, 5 febbraio, 17 marzo, 3 aprile, 1 agosto, 1 settembre, 9 ottobre». Senza contare, precisa, «le assunzioni relative agli anni precedenti, tutte facilmente documentabili attraverso la ricerca delle deliberazioni di assunzione pubblicate nell’albo pretorio del sito aziendale. Solo di oss si parla di 200 assunzioni. Siamo l’Asl che in Sardegna ne ha stabilizzato di più». «L’Asl 3 – aggiunge la direzione aziendale – per raggiungere gli obiettivi di performance e di servizio, si attiene al suo Piano triennale del fabbisogno del personale per la pianificazione e l’assunzione del personale, anch’esso consultabile nel sito aziendale». In altri termini per l’azienda sanitaria la questione carenze nell’organico infermieri non è una realtà. Per il sindacato Fials, tuttavia, le condizioni quotidiane di lavoro degli infermieri, in particolare in Medicina e Geriatria, raccontano che il problema ci sia eccome, e che, se anche il piano triennale non lo stia evidenziando, qualcosa debba essere cambiato, se spesso nei turni c’è un solo infermiere a gestire anche 25 pazienti. «Certo – spiega il rappresentante Fials, Carena – le assunzioni sono state fatte, e nessuno le nega, ma c’è comunque un dato di fatto: non bastano per coprire l’emergenza sanitaria. Il rapporto infermiere e paziente è sempre scarso. Quindi qualcosa deve cambiare: perché si sta lavorando in condizioni disastrose, con turni massacranti, e ci arrivano segnalazioni tutti i giorni, di personale stremato che non ce la fa più a gestire tanti pazienti, persino in corridoio. Nonostante le assunzioni fatte, quindi, l’emergenza rimane e devono trovare soluzioni. Come fare una revisione del fabbisogno triennale per incrementare. Perché i dati degli ultimi tempi parlano chiaro: abbiamo 53 pazienti in Medicina e due infermieri nel turno di notte. E un infermiere per 25 pazienti di notte è una cosa umanamente insostenibile».
