La Nuova Sardegna

Nuoro

Il caso trasporti

Ferrovia Nuoro-Abbasanta, riparte la mobilitazione

di Valeria Gianoglio
Ferrovia Nuoro-Abbasanta, riparte la mobilitazione

Associazioni, sindaci e comitati alla Regione: «Prema su Rfi per far partire il progetto di fattibilità»

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Nuoro Sindaci del territorio, associazioni, sindacati e ditte del settore: è stato un coro unanime per sollecitare il progetto di fattibilità della nuova linea ferroviaria Nuoro Abbasanta, quello che si è levato dopo la presentazione, nei giorni scorsi, alla Camera di commercio, del piano regionale dei trasporti con l’assessora Barbara Manca e la presidente Alessandra Todde. Un incontro che ha rilanciato, e in modo deciso, la mobilitazione promossa dal comitato Trenitalia nuorese che da anni punta a dotare Nuoro delle ferrovie dello Stato, visto che è tutt’ora l’unico capoluogo sardo, e dell’intera Italia, che ne è privo. L’unico rimasto con una tratta a scartamento ridotto e con tempi di percorrenza da fine Ottocento.

E tra i presenti all’incontro, l’interesse per il progetto vero e proprio – che, dopo lo studio di fattibilità già pronto, è atteso da mesi da parte di Rete ferrovia italiana, la società che per conto del ministero gestisce l’infrastruttura ferroviaria statale – si è toccato con mano. Tra coloro che sono intervenuti sulla questione, oltre a Claudio Solinas, presidente del comitato Trenitalia nuorese, promotore fin dall’inizio della battaglia per difendere «il diritto dei nuoresi e del territorio a una mobilità finora negata», che ha anche elogiato il lavoro e l’impegno svolto dalla Regione e dall’assessorato per il piano regionale dei trasporti, ci sono stati anche l’ex direttore di Rfi, Daniele Seglias, il responsabile dell’Utp, l’associazione utenti trasporto pubblico, Michele Vacca, i responsabili della ditta di trasporti Deplano, il sindaco di Gavoi, Salvatore Lai, il presidente della Provincia, Giuseppe Ciccolini, la segretaria provinciale della Cisl, Maria Luisa Ariu. Filo conduttore degli interventi: l’urgenza di migliorare il sistema trasporti tra Nuoro e provincia e di avviare il progetto per realizzare la nuova linea ferrovia che colleghi Nuoro ad Abbasanta, e da quest’ultimo centro, dunque, alla rete delle ferrovie dello Stato. Si tratta di appena 55 chilometri, come ha ricordato l’avvocato Solinas, che consentirebbero anche ai nuoresi e non solo di collegarsi con una stazione dotata di treno statale – quella di Abbasanta – e da lì a tutta la Sardegna, tra ospedali, musei, mare, università e turismo. Ma non c’è tempo da perdere, ha aggiunto Solinas, perché Nuoro deve recuperare un gap storico e senza pari. L’ex direttore di Rfi Sardegna, Seglias, che per 14 anni ha diretto la linea ferroviaria nazionale nell’Isola, dopo aver sottolineato che non sia «accettabile che in Sardegna ci sia un sistema duale: da un lato Cagliari, Oristano, Carbonia, e oltre Oristano, invece, ci siano pochissimi treni e Nuoro che è isolata. La Abbasanta Nuoro deve avere la priorità assoluta e inderogabile». ha lanciato una proposta alla Regione: è quella che Cagliari metta nero su bianco un accordo con lo Stato e anticipi i soldi del progetto Nuoro-Abbasanta per poi farseli restituire.

Ma su questo punto la Regione, presente all’incontro anche con la presidente Alessandra Todde, ha spiegato che non sarebbe un passaggio giusto, perché quei soldi li deve mettere lo Stato. Tra gli altri, durante il dibattito, sono intervenuti anche i vertici della ditta di trasporti Deplano. E pure dal loro punto di vista, la nuova linea ferroviaria Nuoro Abbasanta oltretutto porterebbe lavoro per tutti, a cominciare dai pullman di collegamento dai paesi e dalle stazioni. E sulla stessa linea anche il sindaco di Gavoi, Salvatore Lai. Come ha precisato il presidente del comitato Trenitalia, Claudio Solinas, infatti, oltre al corridoio veloce per Abbasanta, servirebbe un reticolo di connessioni. La richiesta alla Regione, dunque, è stata chiara: che faccia pressione sul ministero e Rfi per far partire il progetto di fattibilità tecnico economica. 

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