La Nuova Sardegna

Nuoro Un’indagine serrata, partita da due auto incendiate in piena notte, ha portato questa mattina la Polizia di Stato a eseguire tre provvedimenti cautelari nei confronti di altrettanti cittadini nuoresi. Due di loro sono finiti in carcere, mentre per un terzo è stato disposto l’obbligo di dimora nel comune di Nuoro. I tre sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di estorsione aggravata, turbativa d’asta e incendio doloso.

L’inchiesta, condotta dalla Squadra Mobile e coordinata dalla Procura della Repubblica di Nuoro, affonda le radici nel rogo che la notte del 19 novembre scorso aveva distrutto due autovetture appartenenti a una giovane coppia, da poco trasferitasi in città per motivi di lavoro e alla ricerca di un’abitazione. Un episodio apparso sin da subito anomalo agli investigatori, che hanno imboccato la pista rivelatasi poi decisiva: pochi giorni prima, infatti, i due giovani avevano visionato un appartamento in vendita all’asta fallimentare.

Dalle successive attività investigative è emerso che le vittime, dopo aver mostrato interesse per l’immobile, erano state raggiunte da minacce mirate a scoraggiare la loro partecipazione alla procedura. Le pressioni, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbero partite da alcuni occupanti dell’appartamento, soggetti già noti nell’ambiente criminale nuorese, intenzionati a impedire lo svolgimento regolare dell’asta. Da qui l’escalation che avrebbe portato, pochi giorni prima della vendita giudiziaria, al danneggiamento delle auto della coppia, date alle fiamme come gesto intimidatorio.

Nel corso delle perquisizioni effettuate contestualmente all’esecuzione delle misure, gli agenti hanno sequestrato diverso materiale ritenuto utile a corroborare l’impianto accusatorio.