La Nuova Sardegna

Olbia

I commercianti: «Adesso possiamo investire»

Centro storico. Nuove licenze, restauri, cessioni: dopo anni di crisi si cambia rotta. Addio grande distribuzione, molti imprenditori scommettono sulla rinascita del Corso

03 ottobre 2007
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OLBIA. Il recente successo della Notte dello sgombero, organizzata dal Consorzio centro città sabato 15 settembre scorso, iniziativa che ha richiamato in corso Umberto e nei dintorni una folla valutata tra le 10 e 15mila persone, ha dimostrato una volta di più che sta crescendo la voglia del centro storico, la voglia di riscoprirlo, di passeggiarci, di aprire nuove attività o di rinnovare quelle esistenti. Sull’onda dei tanti lavori pubblici giunti dopo anni alla svolta finale, il centro storico si sta riappropriando del suo naturale suo ruolo di polo di attrazione, non solo per i turisti ma anche per i centri del territorio circostante.

 Tra nuove attività, rilevamenti e rinnovamenti, si contano a decine le iniziative che stanno rinnovando silenziosamente lo skyline del centro. E il nostro viaggio non poteva non iniziare che con Gianni Ponsanu, con il presidente del Consorzio centro città che proprio qualche settimana fa ha aperto un nuovo negozio di ottica e, contemporaneamente, rinnovato quello già esistente in corso Umberto. A Ponsanu abbiamo chiesto quale è l’origine di tutto questo nuovo interesse per il centro storico. «Dopo la grande paura per la concorrenza dei centri commerciali, negli imprenditori è ritornata la voglia di reinvestire al centro. Aiutati anche dal fatto che i lavori pubblici stanno arrivando a conclusione, e che faranno del nostro centro uno dei luoghi più belli della Sardegna. Credo che tutto questo porterà buoni frutti e bisogna cogliere questa occasione per investire puntando sulla specializzazione e sulla qualità, su un futuro che è poi il futuro di tutta la città. La gente ha anche voglia di vedere cose belle e nuove. E bisogna tenere conto che la competizione non è più con il tuo vicino ma si è globalizzata. Oggi la gente viaggia di più, vede cose nuove in giro per il mondo e poi fa i confronti con quello che ha sotto casa. Per quando riguarda il nostro centro, c’è proprio una voglia di nuovo e di bello che sta iniziando a dare i suoi frutti. Personalmente sono più che soddisfatto delle scelte fatte perché la gente sta rispondendo bene».

 Soro Abbigliamento, sempre in corso Umberto, ha riaperto una settimana fa, festeggiando i suoi primi quaranta anni con un intervento radicale di ricostruzione. La seconda generazione è rappresentata da Marianna: «Per me questa operazione è stata una scelta importante. Innanzittutto è stata una dimostrazione d’affetto nei confronti di mio padre, che ha fondato l’attività. Poi volevo accorpare le diverse attività di abbigliamento, maschile e femminile, sportivo e classico, in un’unica sede. Infine perché crediamo nella crescita della città».

 Il negozio di souvenir «La dea madre», all’inizio del Corso, proprio di fronte al Comune, è stato aperto tre mesi fa da Rita Massimetti: «Abbiamo creduto nei piani di sviluppo del Comune - spiega -. Siamo soddisfatti e speranzosi che le iniziative in cantiere facciano rivivere anche questa parte del Corso».
 Nato e cresciuto nei vicoli del centro storico, Igor Bagatti ha puntato anche lui sul rilancio e in via Asponi il 18 maggio di quest’anno ha inaugurato «La casa della seadas» in via Asproni. «Sarò anche un romantico, ma io in questi vicoli ci sono cresciuto e credo nel rilancio, nei lavori che stanno facendo. E posso dire che il bilancio di questi primi mesi di attività è positivo».

 Sempre in via Asproni, aperta nel mese di maggio, si trova «La bottega di Silvia» di Silvia Trecco, che propone abbigliamento artigianale realizzato a Positano. Una scelta che ha puntato tutto sulla qualità del made in Italy che sta dando frutti soddisfacenti. Innamorata dell’estetica del suo negozio/laboratorio di pietre e bigiotteria artigianale in via Olbia, è Gabriella Vallegiani (un quarto di sangue sardo perché il suo nonno materno si chiamava Murgia). Sei mesi fa ha aperto «Meridies» (ispirandosi al titolo di un disco del chitarrista olbiese Marino Derosas) e anche lei è soddisfatta della scelta e anche lei parla di un bilancio positivo di questi primi mesi.

 Stessa valutazione anche in «Via del Corso 27» di Andrea Meloni e Valeria Podda, che hanno rilevato il negozio di calzature Conte Max. Hanno aperto il 17 maggio scorso perché, spiega Valeria «Questa è una zona che rischia di diventare molto bella. Abbiamo investito anche per rinnovare il negozio e registriamo già dei risultati positivi».
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