La Nuova Sardegna

Olbia

I Falchi fuori dai volontari, è polemica

di Luca Rojch
I Falchi fuori dai volontari, è polemica

Il presidente Carta: «Accusati in modo ingiusto, ma ora spero che la verità venga subito ristabilita»

07 dicembre 2012
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OLBIA. Una vita consumata dal fuoco lento del sospetto. Dal dubbio che i 21 anni spesi per gli altri siano una finzione di scena. Antonello Carta è il presidente dei Falchi della Gallura. Lui dirige i 25 volontari che da quattro anni si gettano tra le fiamme in estate e tra i fiumi in inverno per aiutare gli altri. La sua vita è stravolta e quella dei suoi 25 volontari sospesa. Lui è accusato di avere appiccato un microincendio a Pittulongu, i Falchi della Gallura lasciati a piedi. I mezzi antincendio e le radio sono stati ritirati e il Comune li ha per ora sospesi dall’albo dei volontari della protezione civile. Tutto per un’accusa che lui non accetta, anche se sul caso c’è un’indagine aperta. Carta racconta la sua verità. La sua mente ritorna alla notte di Ferragosto, la notte che ha cambiato la sua vita. «Ero di pattuglia come spesso capita – racconta –. Ci avevano dato il compito di vigilare nella zona di Pittulongu. La notte i ragazzi da sempre accendono dei falò. Noi dovevamo controllare che la situazione non degenerasse, che il fuoco non fuggisse dal loro controllo. Ma la notte era tranquilla. Ero nel pickup con un altro volontario. Sono venute due ragazze e ci hanno detto che c’era un incendio vicino alla Trattoria Rossi. Siamo arrivati in un attimo e abbiamo spento il piccolo fuoco. Meno di 30 metri quadrati, poco più di un cespuglio. Sembrava finito là, ma qualche giorno dopo sono stato sentito dalla forestale. Mi hanno chiesto se avevo appiccato io il fuoco. Qualcuno sosteneva che avessi acceso il rogo. Una accusa che mi offende e mi umilia. Ho sempre detto davanti a tutti di non essere stato io. Ma la ferita più grande è per i miei ragazzi. Dopo questa accusa i Falchi della Gallura sono stati sospesi dai gruppi che fanno parte della Protezione civile. Ci hanno preso i mezzi e le radio. Siamo offesi e rammaricati, anche se tengo a sottolineare che io non ho nulla contro la forestale, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine. Sappiamo che ognuno deve fare il suo lavoro. Ho fiducia nella autorità giudiziaria e alla fine la verità emergerà con forza. Non ho mai messo fuoco a quel cespuglio. Io quelle fiamme le ho spente. Da 21 anni faccio il volontario, sacrifico ogni mia giornata libera. Con i Falchi solo in questo anno abbiamo fatto durante la campagna estiva 76 giorni di pattugliamento, 600 ore, 27 interventi per spegnere incendi. Anche durante l’ultima emergenza la scorsa settimana ci siamo mobilitati. C’è rimasto ancora un mezzo che ci ha dato la forestale. Abbiamo fatto colletta per la benzina e abbiamo dato una mano».

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