La Nuova Sardegna

Olbia

Scuola, sono vacanze di protesta

di Dario Budroni
Scuola, sono vacanze di protesta

Continua la mobilitazione degli studenti contro i tagli all’istruzione pubblica: un sit-in in piazza Crispi

28 dicembre 2012
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OLBIA. Discutono e si interrogano sul futuro, seduti in cerchio nel cuore della piazza. L’avevano promesso nelle scorse settimane: «La nostra protesta andrà avanti anche durante le vacanze». Quindi, appena superato il Natale, gli studenti olbiesi sono tornati a manifestare il proprio disagio. Per tutta la giornata di ieri, decine di ragazzi hanno dato vita a un presidio in piazza Crispi. Un sit-in organizzato dal Collettivo studentesco autonomo di Olbia, nato sull’onda delle occupazioni delle scorse settimane e che unisce numerosi studenti di tutte le scuole cittadine.

«Innanzitutto protestiamo contro i tagli alla scuola pubblica – spiega Guglielmo De Martino del liceo classico -. Ma la nostra è una lotta che si estende anche ad altro. Noi, qui, stiamo facendo futuro. Perché pensiamo che la cultura, in Italia, stia attraversando un periodo di decadenza. Siamo anche in contatto con il Collettivo studentesco di Cagliari, con cui potremmo organizzare qualcosa insieme».

Molti di loro hanno una chiara appartenenza politica, ma preferiscono non dare alcun colore al Collettivo. L’importante, per loro, è manifestare un disagio palpabile e crescente.

«Il nostro è un movimento che punta all’unità fra tutti gli studenti, vogliamo creare una rete in tutta la Sardegna – racconta Dario Sanna del liceo artistico -. Il Collettivo potrebbe diventare una sorta di movimento civico. Perché protestiamo innanzitutto per esprimere il disagio di noi studenti, ma vogliamo dire la nostra anche su altre tematiche che in qualche modo riguardano l’isola». Una protesta a 360 gradi, dunque, che non vuole interrompersi neanche durante il periodo delle vacanze.

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