La Nuova Sardegna

Olbia

Concussione, nuovo arresto a Olbia

di Giampiero Cocco
Concussione, nuovo arresto a Olbia

Dopo il finanziere finisce in cella un consulente immobiliare: avrebbe aperto i conti su cui transitavano le mazzette

11 gennaio 2013
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OLBIA. Dalla riservatissima inchiesta avviata dalla procura della Repubblica di Tempio che ha portato in una cella del supercarcere di Nuchis Ruggero Massa, il sottufficiale della Guardia di finanza accusato di concussione aggravata per aver tentato di estorcere ad un commercialista olbiese una ingentissima somma di danaro, trapelano nuovi e clamorosi particolari. In carcere, con il luogotenente, è finito poco prima del Natale scorso anche un consulente immobiliare di Olbia, Ivan Serra di 42 anni, accusato di concorso in concussione per aver messo a disposizione del luogotenente della Fiamme Gialle diversi conti correnti, alcuni dei quali all’estero, sui quali far transitare i bonifici bancari, ovvero il danaro estorto sotto le minacce di accertamenti di natura fiscale.

L’indagine, condotta dal procuratore della Repubblica di Tempio Riccardo Rossi e affidata agli uomini della Guardia di finanza di Sassari e Olbia che, per diversi mesi, hanno tenuto sotto osservazione il collega dopo la denuncia di un commercialista, è ben lontana dall’essere conclusa.

Nel frattempo i difensori dei due arrestati, il penalista Domenico Putzolu per Ivan Serra e Nicola Di Benedetto per Ruggero Massa, hanno già fatto ricorso contro l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice Marco Contu al tribunale del riesame di Sassari, che valuterà l’intero incartamento il 14 gennaio prossimo.

Un fascicolo delicatissimo, nel quale sono elencate le diverse e progressive “operazioni” che il sottufficiale avrebbe messo in atto pur d’ottenere, dal commercialista gallurese – il quale gestisce diversi immobili sulla Costa per conto di facoltosi clienti internazionali – una forte somma di danaro (si parla di oltre duecentomila euro) pur di evitare una verifica fiscale (che sarebbe stata del tutto inesistente) che avrebbe comportato l’esborso di somme altissime da parte dei clienti dello studio commerciale. Un meccanismo, quello messo in atto dal sottufficiale, nel quale avrebbe avuto una compartecipazione anche il consulente immobiliare Ivan Serra, il quale avrebbe messo a disposizione dell’uomo delle Fiamme gialle una serie di conti correnti sui quali far transitare le somme estorte. Due conti si trovavano in banche dell’isola (intestati al finanziere) mentre altri due sono stati aperti in Lituania e nell’Isola di Cipro, a disposizione del consulente immobiliare olbiese. Non è ancora chiaro quanto danaro sia transitato dentro quei conti correnti, ma l’inchiesta avviata dalla Procura gallurese dopo l’esposto del commercialista che avrebbe subìto le pressioni del finanziere, avrebbe “bloccato” bonifici per circa 150 mila euro, somme ingentissime che lasciano intuire un più ampio disegno criminoso da parte del sottufficiale.

«Attendiamo, fiduciosi, l’esito del ricorso al tribunale del riesame – ha detto ieri l’avvocato Domenico Putzolu, difensore di Ivan Serra – ai cui giudici abbiamo presentato una copiosa documentazione nella quale traspare la perfetta legittimità di tutte le operazioni sinora portate a termine dal mio assistito, il quale non avrebbe avuto alcun ruolo in questa vicenda». Un secco «no comment», invece, da parte delle Fiamme gialle e del magistrato che indagano sul caso, che potrebbe riservare, a brevissimo termine, ulteriori e clamorosi sviluppi. L’indagine aveva preso corpo nell’estate scorsa, dopo la denuncia di una presunta concussione che venne portata avanti dal finanziere ai danni di un noto commercialista olbiese. Nessun racket ai danni di commercianti, dunque, ma una presunta azione estorsiva portata avanti da un sottufficiale della guardia di finanza ai danni di un professionista che curava gli interessi locali di diversi contribuenti.

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