La Nuova Sardegna

Olbia

Berlusconi vuole 100mila euro da “Oggi”

Berlusconi vuole 100mila euro da “Oggi”

Foto dell’harem alla Certosa, il processo per violazione della privacy. Chiesti 17 mesi per l’ex direttore

19 gennaio 2013
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MILANO. Quasi sei anni fa sul settimanale Oggi uscivano quindici fotografie sotto il titolo «L’harem di Berlusconi», che ritraevano l’ex premier in compagnia di alcune ragazze a Villa Certosa. Non erano ancora esplosi i casi D’Addario, Noemi Letizia e soprattutto quello Ruby. Ieri per quegli scatti, rubati secondo l’accusa, di Antonello Zappadu, l’ex presidente del Consiglio ha chiesto 100mila euro di danni all’ex direttore della rivista, Pino Belleri, alla sbarra a Milano con le accuse di interferenza illecita nella vita privata e ricettazione delle foto. Un processo in cui stavolta Berlusconi è, infatti, parte civile, davanti al giudice monocratico della quarta sezione penale Maria Teresa Guadagnino, lo stesso magistrato che faceva parte del collegio che lo ha condannato ad ottobre a 4 anni per il caso diritti tv Mediaset. Quei 100mila euro chiesti come risarcimento danni, come ha spiegato al giudice uno dei legali dell’ex premier, l’avvocato Piersilvio Cipolotti, sono una «cifra simbolica» che «se sarà riconosciuta, verrà devoluta in beneficenza. Belleri – ha aggiunto il legale – ha rifiutato anche una transazione per chiudere la vicenda».

Per quelle 15 fotografie, pubblicate nell’aprile 2007, Zappadu era stato accusato di violazione di domicilio, ma il procedimento è stato archiviato dal tribunale di Tempio mentre resta in piedi quello sulla violazione della privacy. Per l’ex direttore di Oggi il pm ha chiesto una condanna a un anno e 5 mesi di reclusione. Nel dicembre 2011, tra l’altro, lo stesso Berlusconi era andato a testimoniare come parte civile davanti al giudice per raccontare che quel pomeriggio nell’immenso parco della sua villa era in corso un «evento privato» – c’era anche Angela Sozio, ex concorrente del Grande Fratello – e del tutto «normale» e che il fotografo per ottenere quegli «scatti aveva violato la sua proprietà, salendo sopra un «costone montagnoso». Belleri, invece, interrogato in aula, aveva detto, tra le altre cose, che «il presidente teneva la mano sotto la camicetta di una ragazza palpandole il seno». Per la difesa dell’ex premier c’è stata una «macroscopica invasione nella privacy di Berlusconi». Per il difensore di Belleri, invece, l’avvocato Caterina Malavenda, «l’elettore medio ha il diritto di sapere cosa fa il leader a cui ha dato o potrebbe dare il voto»

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