La Nuova Sardegna

Olbia

Una facoltà sempre più internazionale

di Serena Lullia
Una facoltà sempre più internazionale

Il 90 per cento degli studenti che escono dal corso di Economia e management del turismo trovano un’occupazione

09 aprile 2013
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OLBIA. Una università fondata sul lavoro. Il corso di Economia e management del turismo taglia il traguardo dei dieci anni con un curriculum eccellente. 260 laureati. Di questi il 90 per cento è occupato, un quinto prosegue gli studi. 500 gli studenti attualmente attivi. 100 le matricole ogni anno, numero ottimale per garantire una elevata qualità della didattica. Una realtà di successo radicata nella città che la ospita e punto di riferimento per le imprese del settore. «Per i prossimi dieci anni puntiamo a consolidare la didattica, aprire il polo universitario al mercato internazionale e investire sulla ricerca applicata, che ha ricadute economiche immediate sul territorio – spiega il preside Francesco Morandi, uno dei padri fondatori del polo universitario che guiderà anche nei prossimi tre anni –. Impegni concreti. La stessa concretezza con cui intendiamo festeggiare questo importante compleanno. Nessun evento autocelebrativo, ma dieci eventi operativi con cui progettare il futuro del turismo, che è poi la nostra missione».

Università e imprese. In dieci anni il corso olbiese è diventato un prezioso bacino di eccellenze a cui le aziende galluresi attingono. «Il rapporto speciale che si è creato con le imprese è testimoniato dalla nostra sede all’aeroporto – aggiunge Morandi –. In più il nostro polo universitario riceve più offerte di stage e tirocini della disponibilità. In pratica non abbiamo abbastanza studenti per coprire tutte le richieste».

Una offerta didattica ampia. Molto più di un semplice corso universitario. Economia e management del turismo nel tempo è diventato un polo di formazione universitaria, pre e post laurea. «Abbiamo sperimentato tutte le modalità di formazione triennale, corsi di perfezionamento, pre e post laurea, con ottimi risultati – spiega Morandi –. E ancora master universitari, corsi di formazione professionale per la preparazione di dottori commercialisti, corsi di alta formazione con la Regione. Abbiamo esaurito tutta la gamma. Adesso l’ obiettivo è capire quali modalità di questo ventaglio di proposte valga la pena consolidare per i prossimi dieci anni. Lo zoccolo duro della formazione resta il corso di laurea in Economia e management del turismo, che intendiamo rafforzare. L’obiettivo è avere risultati sempre migliori, persone più motivate a cui fornire strumenti sempre più all’avanguardia per entrare nel mercato del lavoro». Il secondo filone su cui scommette il polo con il cuore che batte fra gli aerei, riguarda i corsi di perfezionamento, puntando su alcuni temi specifici del turismo.

Alta formazione. Quando nel 2023 il polo universitario olbiese taglierà il traguardo dei venti anni di vita avrà formato manager specializzati nella nuova frontiera del turismo. «Le imprese richiedono persone sempre più preparate – commenta Morandi –. Evitiamo quindi corsi generici e diamo ai nostri studenti laureati degli strumenti chiave per essere vincenti nel mercato del lavoro».

Un polo internazionale. Grazie all’Erasmus è già cominciato il percorso di internazionalizzazione dell’università. Nel futuro c’è un master con docenti in arrivo dall’estero, lezioni in inglese e classi formate per metà dai laureati olbiesi e per metà da studenti stranieri. Un master che vuole andare alla conquista di sud America, Cina, Russia e nord Europa.

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