La Nuova Sardegna

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Un monologo di Stefano Benni, spettacolo assicurato

BORTIGIADAS. Una commedia di Benni, con Tiziana Usai e Maldimarem, a Bortigiadas. È questa una delle proposte più accattivanti che la fine di aprile possa offrire a quanti amano il teatro e,...

28 aprile 2014
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BORTIGIADAS. Una commedia di Benni, con Tiziana Usai e Maldimarem, a Bortigiadas. È questa una delle proposte più accattivanti che la fine di aprile possa offrire a quanti amano il teatro e, soprattutto, hanno una predilezione particolare per Benni.

Già presentata diverse settimane fa durante il Festival culturale “Arsdegna”, “La misteriosa scomparsa di W” sarà riproposta il 30 aprile a Bortigiadas (Biblioteca comunale, ore 19, ingresso libero a offerta). Il monologo di Benni mette al centro della rappresentazione i grandi crucci dell’esistenza. Se non vi si riconoscesse subito l’inconfondibile impronta dell’autore di “Comici spaventati guerrieri” o della “Compagnia dei celestini”, si potrebbe, in effetti, pensare ad un canovaccio in stile esistenzialista. Il paradosso ha un ruolo determinante e la “leggerezza” di Benni riesce a dare gradevolezza anche alla verità meno digeribile e accettabile. Allo spettatore sembrerà così di trovarsi calato in un’atmosfera surreale, alle prese con un personaggio enigmatico che va alla disperata ricerca di un’identità che gli sfugge. Sa di essere una semplice e pura “V”, ma aspira a raddoppiare e ad avere due “V” ed essere così una "W", finalmente una doppia "V", con un supplemento di personalità. Si capirà però che quella di Benni non è solo una geniale stravaganza. La vita, come il teatro che la rappresenta, non si riduce, infatti, ad una questione di lettere. Si può dire che “La misteriosa scomparsa di W” sia una delle tante volte di Benni a Bortigiadas.

È nel ricordo di molti la presenza dello scrittore a Bortigiadas anni fa, quando prese parte alla lezione conclusiva di un corso di giornalismo delle scuole superiori tempiesi organizzato dal Distretto scolastico. Fu una prima volta che, a quanto pare, ha avuto la forza di replicarsi negli anni. Merito di uno scrittore che ha un legame forte con la Sardegna e che sa come stimolare la lettura. Qualità che rivivranno nel monologo interpretato da Tiziana Usai, con la regia di Ignazio Chessa e il supporto tecnico di Marco Pampiro (musiche, registrazioni e montaggi) e Francesca Orecchioni (macchine di scena e scenografie). (g.pu.)

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