La Nuova Sardegna

Olbia

Dibattito sul sardo, lingua normale

Dibattito sul sardo, lingua normale

Domani a Oschiri la presentazione del libro di Corongiu in difesa della limba

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OSCHIRI. La lingua sarda continua ad essere al centro di accese discussioni, che spesso ne confermano il ruolo primario nella comunicazione, in antitesi con gli idiomi più usati dai mass-media. È in questo ambito che si colloca la presentazione del libro di Giuseppe Corongiu, “Il sardo, una lingua normale”, dal sottotitolo: “Manuale per chi non ne sa nulla, non conosce la linguistica e vuole saperne di più, o cambiare idea” (edizioni Condaghes), in programma domani alle 18.45 nella sede della Fondazione Sanna. Alcuni brani del volume saranno proposti dal cultore linguistico Nino Pericu per inquadrare l’ambito culturale, sociale e politico che genera l’opera. Seguiranno un confronto, in limba, fra Corongiu e Roberto Carta, curatore dell’evento, su tematiche e le ambizioni di pianificazione linguistica; e le domande del pubblico.

L’autore del testo, originario di Laconi, è stato nominato da Renato Soru (e confermato da Ugo Cappellacci) direttore del servizio di lingua sarda alla Regione; è in attesa di decisioni da parte della nuova giunta regionale. Corongiu non è comunque nuovo alle discussioni sulle problematiche sulla lingua sarda, riconosciuta a livello internazionale come neolatina, al pari dell’italiano, dello spagnolo, del portoghese, del romeno, del francese. Di rilievo il suo saggio sulla Limba Sarda Comuna in cui accusa i detrattori del sardo che lo vorrebbero in via d’estinzione, relegato ad una sorta di accozzaglia di parlate locali, esempio di frammentazione culturale dei sardi. Appunti che spesso provengono da persone a digiuno di linguistica e quindi delle conoscenze sull’evoluzione che le lingue scritte e parlate subiscono, come entità dinamiche in via di perenne trasformazione, fatto che casomai testimonia proprio la vitalità di un popolo e della sua lungua. (g.cas.)

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