Reati ambientali, multate 22 ditte edili
Arzachena, la polizia locale è risalita a un’impresa dalla carta telefonica trovata in un sacco abbandonato a Porto Cervo
INVIATO AD ARZACHENA. Vita difficile per gli allergici alla differenziata. In un mese di attività il nucleo ambientale della polizia locale ha accertato 22 illeciti. Di questi due sono di natura penale. Gli agenti hanno sanzionato due imprese impegnate a realizzare lavori di ristrutturazione in Costa Smeralda. Avevano gettato interi sacchi di inerti all’esterno delle isole ecologiche. Reato punito con pesanti sanzioni. Fino a 26mila euro e l’arresto. Il neo comandante, Gianni Serra, ha deciso di destinare al pattugliamento del territorio una squadra di vigili specializzati in reati ambientali. Uno sforzo enorme con organici ridotti, ma che sta già dando importanti risultati.
L’attività investigativa. «L’attività del nucleo di vigilanza ambientale andrà avanti per tutta la stagione estiva – spiega il comandante Serra –. Lavoriamo in collaborazione con la Cosir, l’impresa che gestisce la raccolta dei rifiuti. Gli addetti sono stati incaricati di verificare il contenuto dei sacchi con i rifiuti illeciti e segnalare qualsiasi elemento possa essere utile per risalire ai responsabili».
L’attività investigativa diventa fondamentale. Dalla verifica del contenuto di alcuni sacchi abbandonati all’esterno di una isola ecologica, la polizia locale è risalita al trasgressore. All’interno era stato gettato lo scontrino di una ricarica telefonica con il numero di cellulare. «Grazie a questo impegno straordinario di uonini – afferma Serra –, sarà sempre più difficile per i trasgressori farla franca»
Doppio controllo. Duplice l’attività portata avanti dalla polizia locale. Oltre al monitoraggio del territorio, sono stati programmati controlli stradali nelle principali arterie di collegamento tra le aree in cui più frequentemente vengono abbandonati i rifiuti e la città. «I controlli vertono sul possesso del formulario, obbligatorio per chi trasporta rifiuti – aggiunge Serra –. Questa inosservanza incardina una fattispecie criminosa nei casi di trasporto di rifiuti pericolosi».
Sanzioni salate. Per le imprese che abbandonano i rifiuti il Testo unico ambientale dispone la pena dell’arresto fino a un anno e l’ammenda fino a 26mila euro. Pene raddoppiate se si tratta di rifiuti pericolosi.
La missione. «La tutela dell’ambiente è una delle nostre priorità - commenta il sindaco Alberto Ragnedda –. Abbiamo dato incarico al nuovo comandante di rendere ancora più stringenti i controlli, in particolare verso l’abbandono di rifiuti edili da parte delle imprese. In contemporanea all’azione di repressione portiamo avanti la prevenzione. Due attività che devono correre parallele per raggiungere l’obiettivo».