La Nuova Sardegna

Olbia

Soldi per le scuole, la giunta si difende: «Pronto un milione»

di Angelo Mavuli

L’esecutivo di Frediani risponde alle accuse della minoranza «C’è un progetto per interventi sul Vecchio Caseggiato»

22 luglio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





TEMPIO. Per gli edifici scolastici di Tempio, esclusi dai finanziamenti del decreto Renzi che ha assegnato alla Sardegna 43 milioni e 330 mila euro, non tutto potrebbe essere perso. Lo si apprende da un comunicato della giunta comunale che afferma che «allo stato attuale il Governo, come appreso dai funzionari della presidenza del Consiglio dei ministri, ha prioritariamente sbloccato fondi svincolandoli dalle maglie del patto di stabilità. In fasi successive, invece, verranno erogati i finanziamenti richiesti ex novo, tra cui quello richiesto dalla nostra amministrazione ed equivalente a un milione di euro per interventi sul Vecchio Caseggiato».

Si risponde così a due recenti interventi critici dei consiglieri di minoranza, Anna Paola Aisoni e Francesco Quargnenti della Civica per Tempio, che avevano attaccato pesantemente l’esecutivo anche sul fronte scuola dove, secondo i due, la giunta sarebbe in un ritardo spaventoso per presentarsi, a settembre, con le scuole in ordine per l’inizio dell’anno scolastico.

«Come giunta - è scritto nel comunicato - interveniamo sulle illazioni dei consiglieri Aisoni e Quargnenti, relative ai finanziamenti del Governo per l’edilizia scolastica. Al momento non vi è alcuna esclusione della richiesta presentata dal nostro Comune. La Aisoni, però, con demagogia e superficialità si affida ai suoi “forse” e alle sue volontarie imprecisioni per gettare discredito sull’amministrazione e proseguire nella sua campagna elettorale. Stesso discorso per Quargnenti. Dopo aver detto che il sindaco non afferma il vero (quando dice di avere appreso dal Ministero che Tempio concorrerà a far parte di una seconda tranche di finanziamenti per le scuole), sostiene che l’amministrazione comunale è stata esclusa perché non ha mandato la giusta documentazione, arrivando subito dopo ad ipotizzare che la stessa documentazione potrebbe non essere stata inviata. Questo significa chiaramente dire cose non vere - continua il comunicato della giunta -. I due consiglieri sono disinformati, nonostante come tali avessero diritto di accesso agli atti. Preferiscono invece ipotizzare inadempienze degli uffici piuttosto che verificare gli atti . I due consiglieri, sacrificano sull’altare della visibilità personale, la correttezza verso i cittadini che hanno il diritto di avere informazioni esatte e veritiere e non “sparate” menzognere prive di fondamento».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Il risveglio

«Marta è rinata per la seconda volta». Migliorano le condizioni della 16enne di Sorso

Le nostre iniziative