«Terrata 2», nuovo ricorso in Cassazione del Comune
GOLFO ARANCI. L’interminabile telenovela giudiziaria di “Terrata Due” si arricchisce di una nuova puntata, questa volta in Cassazione, a Roma. Alla corte suprema ha infatti ricorso il Comune di Golfo...
GOLFO ARANCI. L’interminabile telenovela giudiziaria di “Terrata Due” si arricchisce di una nuova puntata, questa volta in Cassazione, a Roma. Alla corte suprema ha infatti ricorso il Comune di Golfo Aranci che chiede l’annullamento dell’udienza del tribunale di Tempio del 13 giugno scorso, quando gli ottanta appartamenti del litorale golfarancino (di proprietà comunale essendo stati confiscati) vennero riconsegnati, senza titolo, agli occupanti abusivi. A presentare il ricorso ( anche la procura della Repubblica ha presentato ricorso, ma contro il dissequestro) è stato ieri il legale del Comune rivierasco, l’avvocato Gian Comita Ragnedda. Il quale chiede ai magistrati della cassazione di annullare l’ordinanza con la quale il tribunale, accogliendo l’impugnazione del legale che assiste i “proprietari abusivi”, aveva restituito a questi ultimi gli immobili senza però sentire il parere ne citare in giudizio la controparte, ovvero il Comune di Golfo Aranci. L’amministrazione comunale, parte in causa nei procedimenti penali e civili avviati contro l’occupazione abusiva di “Terrata Due”, non venne informata della procedura civile e quindi, stando alle conclusioni dell’avvocato Gian Comita Ragnedda – che ha ricevuto l’incarico dal sindaco Giuseppe Fasolino e dalla giunta comunale –, non aveva potuto tutelare il suo diritto di proprietà sui beni sottoposti a confisca e assegnati al Comune gallurese dopo il passaggio in giudicato di una sentenza che dichiarava gli immobili costruiti abusivamente. Il caso sarà discusso a Roma in settembre. (g.p.c.)