La Nuova Sardegna

Olbia

Frediani lancia l’allarme sul futuro dell’ospedale

di Angelo Mavuli
Frediani lancia l’allarme sul futuro dell’ospedale

Il sindaco si dice “allibito” per le voci sul piano di riordino della sanità sarda «Nel 2016 potrebbe essere cancellato del tutto o in parte». E annuncia guerra

20 settembre 2014
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TEMPIO. Ciò che ha sentito circa l’annunciato riordino della rete sanitaria in Sardegna lo lascia allibito. Per il sindaco di Tempio, Romeo Frediani, c’è il fondato pericolo che l’ospedale “Paolo Dettori” possa essere cancellato. È quanto il primo cittadino ha percepito in occasione di un incontro con gli altri sindaci del territorio svoltosi a Olbia per la consegna di un defibrillatore semiautomatico: alla fine del 2016, quando scadrà la deroga dei posti letto concessa dal Governo per l’ex San Raffaele, il nosocomio tempiese potrebbe essere destinato alla totale cancellazione, per funzionare solo come ricovero per anziani e malati terminali. Ai pazienti dell’alta Gallura rimarrebbero come opzioni (compreso il pronto soccorso), Olbia, Sassari, Nuoro o Ozieri recuperato in extremis dai “saggi regionali” che curano il riordino della rete sanitaria in Sardegna. E ora Frediani lancia l’allarme, minacciando una lotta dura contro un’ipotesi così sciagurata.

Il fantasma di una chiusura del “Dettori” che da anni fa capolino nei convegni, nelle riunioni e nei dibattiti, si è improvvisamente materializzato a Olbia nel corso dell’incontro di sindaci, divenuto di fatto occasione per fare il punto sulla situazione. E quanto emerso non è tranquillizzante: «I tagli che stanno per abbattersi sulla sanità gallurese – dice Frediani, usando un’immagine forte e significativa –, sono simili ad asteroidi. Spero solo che la loro orbita venga deviata e si dissolvano nel niente. In caso contrario, dal punto di vista sanitario, per l’alta Gallura sarà l’inizio di un’era glaciale. L’argomento a Olbia è stato solo sfiorato. Ma alla luce delle voci, delle indiscrezioni e delle anticipazioni su quanto in questi giorni si va deliberando nelle stanze regionali, sia io come presidente di distretto che il mio collega Antonio Satta, abbiamo chiesto, su input del sindaco della Maddalena, Angelo Comiti, l’immediata convocazione di una conferenza socio sanitaria».

Spiega Frediani: «Non vorrei che l’istituzione della nuova struttura plurispecialistica del San Raffaele, tra l’altro di valenza regionale, debba servire come camera di compensazione per i posti letto che certe strutture pubbliche detengono in numero spropositato. Né vorrei che questa sia fatta eliminando o accorpando strutture sanitarie, come il “Dettori”, baluardo intoccabile per la sanità gallurese. Non accetteremo in nessun modo che vengano attuate politiche di desertificazione, violando oltretutto principi costituzionali sacrosanti sulla assistenza sanitaria a cui ogni cittadino ha diritto». Frediani, che dice di credere ancora nella sensibilità degli organismi preposti al riordino territoriale della sanità, auspica che nelle scelte imminenti vengano applicati criteri omogenei, strettamente correlati al territorio a cui verrà rivolto il servizio sanitario.

«Da parte nostra – conclude – vi è con il legislatore disponibilità al dialogo. Si sappia sin d’ora, però, che saremo inflessibili di fronte a eventuali tagli, che non tengono conto delle necessità dei cittadini e che si basano solo sulla così detta rendita di posizione: cioè ricerca del minor costo per un maggiore margine di profitto».

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