La Nuova Sardegna

BAJA SARDINIA. Alle cinque del mattino ombrelloni e sdraio erano già posizionati nel tratto di spiaggia libera del Residence park, in località Cala Bitta a Baja Sardinia. Ma non c'era alcun bagnante. Nel blitz all'alba di ieri, giovedì 23, gli agenti della polizia locale hanno sequestrato una cinquantina di ombrelloni e diversi sdraio, allineati di fronte al mare. Piazzati sulla sabbia da alcuni cittadini e da qualche turista.

Trasformare vaste aree demaniali in spiagge ad uso privato è una moda, che si ripete ogni anno nei vari litorali della Gallura. «Il fenomeno aveva assunto dimensioni non più tollerabili – dichiara il comandante della polizia locale, Andrea Becciu –. In questi giorni abbiamo ricevuto numerose segnalazioni. E in effetti gli agenti hanno appurato che la spiaggia era stata letteralmente colonizzata da un gruppo di persone».

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Per garantirsi il posto in prima fila per tutta l'estate avevano pensato bene di lasciare in pianta stabile ombrelloni, lettini, sedie. E anche i classici giocattoli da spiaggia per bambini: secchielli, rastrelli, palette e formine.

«Eppure le disposizioni dell'ordinanza balneare 2015 vietano di lasciare oltre il tramonto del sole, nei tratti di spiaggia libera, attrezzature di questo tipo – ricorda il comandante –. Gli spazi liberi sono diventati ormai una rarità. Impedire alle persone di godere e usufruire liberamente delle aree comuni non è assolutamente accettabile».

I proprietari delle attrezzature che dovessero decidere di presentarsi negli uffici della polizia locale per rivendicare ombrelloni e sdraio dovranno pagare una multa di 215 euro per ogni singola attrezzatura lasciata sulla spiaggia. Nei prossimi giorni gli agenti effettueranno questo tipo di controlli negli altri arenili del vasto territorio di Arzachena.