Telecamere ko, il Comune accusa
La dirigente Gabriella Palermo: «È la ditta appaltatrice che ha l’obbligo di curare la manutenzione»
OLBIA. Ancora mistero su chi ha rotto la palla di granito nel piazzale dello Scolastico. Vandali notturni, automobilisti spregiudicati, o magari un cedimento strutturale. Difficile scoprirlo, anche perché le telecamere di sorveglianza sul Corso sono attualmente spente. La colpa? Della azienda, o meglio della associazione temporanea di imprese, che si è aggiudicata la gara d’appalto. A sostenerlo è la dirigente dei Lavori pubblici, Gabriella Palermo.
«La ditta ha per contratto l’obbligo perentorio di procedere alla continua manutenzione ordinaria degli impianti di videosorveglianza di modo che essi non presentino mai problemi di alcun genere, tanto meno il loro non funzionamento – attacca la dirigente comunale –. Tale obbligo è prescritto nel contratto principale ventennale e non abbisogna di alcun rinnovo della convenzione. Purtroppo tale dovere spessissimo è disatteso e gli uffici competenti sono costretti a continui e comprovabili richiami e diffide nei confronti di questa associazione temporanea di imprese che vengono di continuo ignorati e ciò non resta e non resterà senza conseguenze nei confronti della stessa».
Non è dunque una questione di rinnovi della convenzioni con gli uffici comunali competenti. In attesa di conoscere le cause, e scoprire eventuali responsabili, della rottura della palla di granito, sui cui indaga la polizia locale, dalle parole della dirigente ai Lavori publbici emerge una certa insoddisfazione nei confronti di chi dovrebbe tenere aperti gli occhi delle telecamere sulla passeggiata cittadina. Una ditta a cui in questi mesi, dice la Palermo, sono state fatti più richiami e diffide. Tanto da annunciare adesso ulteriori provvedimenti nei confronti della stessa associazione temporanea di imprese che si è aggiudicata l’appalto per 20 anni. (al.pi.)