La Nuova Sardegna

Olbia

Droga, si costituisce il nono spacciatore

Droga, si costituisce il nono spacciatore

Primi interrogatori di garanzia: i tre arrestati in carcere fanno scena muta davanti al gip. Tremano i clienti della Olbia-bene

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OLBIA. Da giorni la polizia lo stava cercando all’estero per arrestarlo, alla fine ha deciso di consegnarsi al sostituto procuratore Angelo Beccu che conduce l’inchiesta “Casa mia”, cioè il supermarket della droga per la Olbia-bene. Lui è Matteo Cuccu, il nono destinatario delle ordinanze di custodia cautelare eseguite mercoledì dagli agenti del commissariato. Nelle carte dell’inchiesta è indicato come una figura di primo piano: esattamente lo spacciatore molto attivo nel “duetto” con Giada Carta, anche lei finita in carcere. Cuccu sta rientrando dalla Svizzera e il suo arrivo è previsto oggi a Olbia. Insieme al suo avvocato, Luca Tamponi, si presenterà in Procura, a Tempio.

Ieri mattina, intanto, si sono svolti gli interrogatori di garanzia dei tre arrestati che si trovano in carcere: il presunto capo dell’organizzazione, l’imprenditore Cristian Ambrosio (difeso dagli avvocati Marzio e Mario Altana), Marco Manzo e Giada Carta. Tutti e tre, trasferiti dal carcere di Nuchis agli uffici della Procura, hanno fatto scena muta davanti al gip Marco Contu che aveva spiccato gli ordini di cattura. Lunedì, invece, saranno interrogate le altre cinque persone che si trovano agli arresti domiciliari: Anna Saba, Mauro Carboni, Lino Cau, Alessandro Arcangeli (difesi dagli avvocati Giampaolo Murrighile, Antonello Desini, Marzio e Mario Altana. Sarà interrogato a Perugia, dove pure si trova agli arresti domiciliari) l’egiziano Mohamed Ali Hassan.

L’inchiesta “Casa mia” – avviata dopo una serie di misteriosi e apparentemente inspiegabili attentati compiuti in città – è comunque soltanto agli inizia e da un momento all’altro si attendono nuovi e clamorosi sviluppi. Determinanti per il lavoro degli investigatori le intercettazioni telefoniche e le testimonianze dei clienti della “casa mia”, cioè i consumatori della cocaina di ottima qualità e dell’hascisc. Proprio la preziosa rete di intercettazioni e testimonianze inchioderebbe altre persone affiliate all’organizzazione di spacciatori che rifornivano la droga ai giovani della Olbia-bene, proprio quella fetta di città che in questo momento non sta dormendo sonni tranquilli.(m.b.)

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