Tragedia alla Caletta, un clochard travolto e ucciso da un’auto
Davide Trubbas, 47 anni, stava attraversando la strada L’investitore è un ragazzo che ha subito soccorso l’uomo
LA CALETTA. È stata una fatalità, una tragica fatalità. Un clochard, Davide Trubbas, di 47 anni, ieri sera intorno alle 21,30 è stato travolto e ucciso da un’auto mentre camminava sulla strada provinciale che da La Caletta porta a Siniscola. Una strada buia, priva di illuminazione. È stato un attimo, forse l’uomo era distratto e non ha sentito il rumore dell’Alfa 147 condotta da un giovane del posto che si è subito fermato a prestare soccorso.
La vittima viveva a Siniscola nella zona del ponte di ferro e tutti lo conoscevano con il nomignolo di Prospero. L’uomo, una vita tribolata e tanti problemi, stava probabilmente facendo rientro a casa e si era incamminato in direzione di Siniscola. Erano le 21,30, Davide Trubbas si stava dirigendo verso il villaggio di Phiniscollis quando all’altezza di un dosso è stato centrato in pieno dall’ alfa 146. Trubbas, forse con l’intenzione di chiedere un passaggio, deve essersi sporto sulla carreggiata finendo addosso all’auto. Inutile il tentativo di sterzare e la disperata frenata del giovane che ha visto l’uomo spuntare dal nulla: non ha potuto far nulla per evitarlo. Subito ci si è resi conto che Davide Trubbas aveva riportato traumi gravissimi nell’impatto, inutile anche l’immediato intervento dell’ambulanza del 118 con i sanitari che, dopo un disperato tentativo di rianimarlo, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Il corpo dell’uomo è stato ricoperto con un lenzuolo in attesa del nulla osta del magistrato di turno. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Siniscola che hanno effettuato i rilievi e sottoposto, come prevede la legge, all’esame alcolimetrico il conducente dell’Alfa. Esito che però ha dato esito negativo: il ragazzo era completamente sobrio. Il conducente del mezzo, visibilmente scosso per l’accaduto, è stato tra i primi a prestare soccorso allo sventurato e ha continuato a ripetere di non averlo visto. Nel punto dove è avvenuto l’incidente, infatti, non c’è illuminazione pubblica e Davide Trubbas non indossava il giubbotto con le strisce rinfrangenti che arebbero permesso di individuarlo, ancheal buio.