E il grosso della Gallura diserta l’incontro
Nessun rappresentante dell’area costiera, pari al 60% della popolazione. Sant’Antonio in equilibrio
TEMPIO. Una seduta consiliare durissima quella che ieri mattina ha visto confrontarsi fra loro sindaci dell’Alta Gallura, avvocati di Tempio, associazioni di cittadini, e studenti di diversi istituti che i dirigenti scolastici hanno voluto conoscessero lo stato delle cose sulla permanenza o meno del tribunale a Tempio.
La razzia. «Un tribunale - ha detto senza mezzi termini Andrea Biancareddu - che Olbia vuole letteralmente rubare alla città». Un termine pesantissimo, usato da diversi altri interlocutori che hanno parlato anche di «scippo e di razzia che non trovano alcuna giustificazione morale, sociale, politica e neanche economica. “Figlia - ha detto ancora Biancareddu - di gretto egoismo di associazioni corporativiste che pensano solo al loro tornaconto e figlia anche di calcoli politici elettorali in vista delle amministrative del prossimo anno che non tengono in nessun conto gli interessi del territorio. La conquista del tribunale di tempio da presentare come trofeo ai propri elettori».
Carlo Duilio Viti. «Vorrei essere equidistante fra le due città - dice il sindaco di Sant’Antonio Di Gallura, Carlo Duilio Viti - così come la posizione geografica del mio comune impone. Preferisco però affrontare il discorso sotto un altro punto di vista e chiedere che si lavori concretamente ad esempio, per connettere con una struttura viaria seria i due territori. Solo in questo modo si metterà fine a questa eterna diatriba fra i due centri».
Messo alle strette con una domanda secca su un eventuale scelta per la permanenza del tribunale a Tempio piuttosto che sul trasferimento ad Olbia, il sindaco di Sant’Antonio di Gallura, motivando la sua scelta con la necessità che anche il territorio interno abbia le sue strutture, opta per Tempio.
Bassa Gallura assente. Disertata la riunione, dai sindaci della bassa Gallura, non è facile trovare qualcuno che giudichi positiva per il territorio quella che è stata definita, ieri mattina “in un clima di guerra”, come ha detto qualcuno, una “azione ostile” intrapresa dagli avvocati e dai politici olbiesi.
Maurizio Porcu. L’intervento di Maurizio Porcu, assessore al bilancio, programmazione e politiche del lavoro del comune di Berchidda, appare sereno. «Mi piace parlare di territorio - dice - non di Gallura o Logudoro. Quello che a me interessa è uno sviluppo globale e armonico del territorio e della provincia». Anche Porcu, messo alle strette su un improbabile voto secco sull’argomento esprime il suo parere favorevole per la permanenza del tribunale a Tempio. «Il mio è un parere personalissimo, dice. Né discusso né concordato finora con l’amministrazione di cui faccio parte. (a.m.)