La Nuova Sardegna

Olbia

L’evento

Il Rotary festeggia i suoi 60 anni all’insegna della cultura

TEMPIO. Il Rotary club di Tempio festeggia quest’anno con una serie di eventi, distribuiti nei prossimi mesi, i suoi sessanta anni di attività essendo stato istituito con atto formale, terzo club...

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TEMPIO. Il Rotary club di Tempio festeggia quest’anno con una serie di eventi, distribuiti nei prossimi mesi, i suoi sessanta anni di attività essendo stato istituito con atto formale, terzo club dell’Isola dopo Cagliari e Sassari, nel 1955 seguito, alcuni mesi dopo dalla città di Alghero. A darne notizia, è Piera Sotgiu attuale presidente del Club tempiese.

Il primo evento, (fissato alle 18,30 del prossimo 6 maggio presso la sala conferenze della biblioteca comunale nel Palazzo dei Padri Scolopi in Piazza del Carmine), sarà la presentazione del libro “1955-2015, 60 Anni di Storia”. Il volume, arricchito dalla grafica del rotariano Piero Gessa è stato curato da un comitato di redazione interno al club tempiese, composto da Lino Acciaro, Ninni D’Alessandro, Pier Mario Posadino, Ciccio Pintus e Mario Rau. Tutti apprezzati rotariani tempiesi. La data ufficiale dell’istituzione è fissata al 4 ottobre del 1955, quando i soci fondatori ricevettero dal Rotary International la Carta di Ammissione da loro richiesta sin dai primi del mese di giugno. L’evento fu festeggiato alla Scarraciana, una tenuta modello di Domenico Cabella che divenne la sede della prima riunione conviviale iniziata con la consegna dei distintivi ai nuovi soci. Il primo presidente fu l’architetto Andrea Cannas la cui abitazione è diventata, oggi, sede dell’Unione dei Comuni Alta Gallura. La presentazione del libro sarà l’occasione oltre che per rinverdire un passato importante per la comunità tempiese e gallurese, anche per ricordare i soci fondatori, oltre al già nominato architetto Andrea Cannas. Si trovano nell’elenco, Marcello Altea, Giovanni Arcadu, Josto Azzena, Domenico Cabella, Giovanni Cervo, Flavio Corda, Claudio Demartis, Gavino Gabriel, Giovanni Giua, Franco Lissia, Antonio Maciocco, Eugenio Mainas, Giuseppe Nurra, Emilio Pani, Sergio Peralda, Carlo Putzu, Salvatore Russino, Salvatore Sanna, Bernardo Sansan, Mario Sanna, Anton Paolo Vincentelli.

Tutti personaggi noti, molti dei quali si ricordano ancora in città per loro operato, nel mondo della scuola, nella politica, nella cultura e negli affari. Tutti, al di là del loro lavoro, impegnati a rispettare il motto rotariano fatto proprio da ognuno di loro: “Servire anche al di là di noi stessi.” Un motto rispettato ancora oggi dai rotariani, come dimostrano le innumerevoli iniziative attuate in città. Questa però è tutta un’altra storia da raccontare. (a.m.)

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