Nel Puc di Arzachena anche un campo da golf
Il Comune punta a riqualificare Cannigione arricchendo l’offerta turistica I gruppi di opposizione polemizzano: ritardi nella pianificazione del territorio
ARZACHENA. Le opposizioni lamentano ritardi nell’assegnazione dei nuovi incarichi ai progettisti del Puc. Atteso da oltre vent’anni, il piano urbanistico aveva subito l’ennesimo stop circa due anni fa. Storcono il naso sull’annunciata scadenza di poco più di 7 mesi per la presentazione degli elaborati tecnici, rispetto agli oltre 400 giorni indicati nel bando, vinto da un’associazione temporanea: la Drh di Mestre e lo studio Criteria di Cagliari. Il sindaco intanto rilancia un’idea di sviluppo contenuta in parte nelle linee guida del Puc: «La creazione di un campo da golf di 18 buche a Cannigione da inserire in un circuito internazionale, per dar vita a un’altra Costa Smeralda e impreziosire l’offerta turistica».
Campo da golf. L’amministrazione di Alberto Ragnedda vede fra i progetti futuri la riqualificazione di Cannigione. Il restyling del lungomare è quasi finito. «A breve saranno appaltati i lavori per l’ultimazione del porto, che ospiterà anche yacht di 60 metri – spiega il primo cittadino -. Per collegare Arzachena alla frazione vorremmo creare, tra l’altro, un campo da golf, nuova linfa per la rinascita della fascia costiera che interesserà anche La Conia, compresa nel sistema turistico integrato. È un’idea di pianificazione da condividere con i cittadini, non è un progetto definitivo. Creando un circuito virtuoso internazionale con i green del Pevero e di Punta Sperone, in Corsica, si possono destinare volumetrie per la costruzione di alberghi e strutture ricettive».
Le polemiche. Le minoranze lamentano ritardi nella pianificazione del territorio. «Affidare l’incarico per la redazione del Puc quasi alla scadenza del mandato ha solo un sapore elettorale – dice il capogruppo di Arzachena concreta, Efisio Onali –. Si basa sulle linee guida, approvate mesi fa dalla maggioranza in Consiglio, che non ci hanno mai convinti. Sono vaghe e legate in gran parte al libro dei sogni dell’amministrazione». Aggiunge Fabio Fresi, capogruppo Pd: «La programmazione dell’assetto del territorio in questo momento rischia di compromettere il risultato finale di pianificazione. Oggi, con la consapevolezza degli errori del passato, l’amministrazione ha il dovere morale di presentare ai cittadini un documento che interpreti il futuro al di là delle scadenze elettorali. Ecco perché abbiamo sempre sollecitato l’istituzione di una commissione multidisciplinare permanente con tutti i portatori di interesse. Sinora non abbiamo avuto alcun riscontro». Sul Puc si dibatterà nei prossimi consigli comunali. Forse, pur non essendo inserito fra gli argomenti all’ordine del giorno, già nella seduta di domani, fissata per le 8.30 (si discute di equilibri di bilancio).