È caccia ai fondi europei con l’Eu project manager
Il Comune inserisce nello staff del sindaco una nuova figura professionale Per cinque anni dovrà gestire l’attività di partecipazione ai bandi di Bruxelles
OLBIA. Il comune di Olbia avrà il suo ambasciatore per gli Affari europei. Una figura molto utile per intercettare i preziosi finanziamenti che arrivano dall'Unione europea.
Il primo passo è una delibera per il conferimento di un incarico di collaborazione coordinata e continuativa, della durata minima di 5 anni, per una figura di provata esperienza che entrerà a far parte dello staff del sindaco Settimo Nizzi. Questa figura professionale dovrà gestire l’attività giuridica e amministrativa per la partecipazione ai bandi di finanziamento della programmazione europea, per il periodo operativo 2015-2022, con particolare riferimento al Por Fesr Sardegna e all'Agenda urbana Ue riferita ai temi della sostenibilità in ambito urbano: sociale, mobilità e sviluppo sostenibili.
Caccia ai finanziamenti. La scelta politica dell’amministrazione Nizzi è chiara: dare la caccia ai fondi europei disponibili attraverso la creazione di una figura professionale che sia organica all'amministrazione, anche se nelle vesti di consulente, capace di indirizzare il Comune su scelte precise e avere le competenze per gestire le incombenze burocratiche. Un ritorno all'antico per Olbia, che per scelta dell'amministrazione Giovannelli, conformemente a quanto stabilito dalla legge, aveva tagliato molte consulenze. Olbia nel 2009 aveva speso in incarichi affidati a consulenti e collaboratori esterni una cifra vicina ai 900 mila euro. L'anno di svolta era stato proprio quello: ultimo prima dell'entrata in vigore del decreto “ammazza consulenze”. «Da quel momento abbiamo dovuto rinunciare alle consulenze con incarichi strutturati – spiegava il sindaco Gianni Giovannelli – tipo l'ufficio che si occupava della comunicazione con due collaboratori fissi o l'ufficio Europa che si occupava dei progetti e dei finanziamenti dell'Unione Europea». Solo singoli incarichi professionali per un progetto o consulenze legali, per esempio, ma non più collaborazioni o consulenze esterne a carattere continuativo. La giunta Nizzi fa una precisa scelta di campo, con un incarico che costerà alle casse comunali 85 mila euro all'anno come compenso totale lordo, più le eventuali spese sostenute in occasione di trasferte o meeting al di fuori del territorio comunale. L'incarico avrà durata quinquennale, ma potrà essere prorogato al solo fine di completare il progetto e e fino a un massimo di 15 mesi complessivo e, in ogni caso, non oltre il 31 dicembre 2022.
Criteri di selezione. La competenza è inevitabilmente la base da cui si parte per la scelta del consulente. Non si tratta di incarichi fiduciari: il principio è quello che più la figura cercata è competente, più aumentano le possibilità che il Comune acceda ai finanziamenti europei. Dunque si richiede un'esperienza di almeno 10 anni in materia di progettazione, pianificazione e gestione di progetti complessi a regia europea, nazionale e regionale; è necessaria una laurea magistrale in Economia, Giurisprudenza, Relazioni internazionali o equivalenti; infine è richiesta una buona conoscenza della lingua inglese (livello minimo B2).