Il riesame non accoglie le richieste
Corruzione in tribunale: Vincenzo Cristiano e Manuel Spano restano ai domiciliari
OLBIA. Mancano ancora le motivazioni, che arriveranno in questi giorni, ma il tribunale del riesame ha confermato la misura cautelare degli arresti domiciliari per Vincenzo Cristiano, giudice del tribunale di Tempio, e Manuel Spano, imprenditore di Olbia, coinvolti in un'inchiesta per corruzione in atti giudiziari insieme a un imprenditore napoletano, Umberto Galizia. I legali di Vincenzo Cristiano, gli avvocati Gerolamo Orecchioni e Giovanni Azzena, e quelli di Manuel Spano, Antonello Desini e Guido Datome, avevano presentato ricorso al tribunale del Riesame di Roma contro il provvedimento restrittivo. Il giudice è ai domiciliari a Pozzuoli, mentre l'imprenditore olbiese in città. Galizia, invece si trova ai domiciliari a Miami per stare accanto alla moglie che ha problemi di salute. Gli arresti erano scattati poco meno di un mese fa, facendo molto clamore a Olbia, visto che i personaggi coinvolti sono molto noti. Il magistrato,
in particolare, avrebbe accettato dei regali dagli altri due coinvolti nella vicenda in cambio di favori nelle vicende processuali nei quali Galizia e Spano si sono trovati coinvolti. Accuse che sono state respinte in occasione degli interrogatori di garanzia da tutti gli indagati.