La Nuova Sardegna

SINISCOLA. Il principio di economicità che gli enti pubblici devono osservare nello svolgimento delle proprie funzioni continua ad essere tenuto sotto osservazione dal gruppo politico formato da Zente Nova e Unione per Siniscola. Stavolta i consiglieri Antonio Satta e Nino Fronteddu lo fanno riflettendo sui procedimenti di riscossione dei tributi del Comune. Per Satta e Fronteddu le promesse fatte in campagna elettorale dalla giunta Farris sull’abbassamento dei tributi locali non sono state mantenute con l’aggravante di un’ulteriore impiego di risorse da parte dell’ente per quanto riguarda le funzioni in capo all’Ufficio tributi mediante l’esternalizzazione degli incarichi di riscossione nonostante lo stesso «abbia al proprio interno – dicono – tre dipendenti fissi, due interinali e addirittura due operatori ex Ros Mary». L’incarico dato alla C&C Srl per le procedure legali di riscossione ha per Zn e Ups «un aggio elevatissimo – dicono i consiglieri d’opposizione –, quasi il 25% del totale recuperato e presumibilmente con risorse umane, logistiche e strumentali a carico del Comune, mentre a livello nazionale l’aggio è del 14%». Ciò che i due consigliere porteranno all’attenzione dell’assise civica sarà incentrato sulla richiesta di chiarimenti in merito al fatto che «se l’ufficio tributi ha esternalizzato le sue più importanti funzioni» non viene compreso appieno come mai «il responsabile di servizio debba continuare a percepire oltre 10mila euro di indennità di posizione, cioè tra i massimi previsti per quella funzione» e per la quale ne sarà richiesto il ridimensionamento in base al carico di lavoro. Le funzioni di riscossione, suggeriscono Satta e Fronteddu, potrebbero essere svolte dal personale presente, come la procedura coatta, che potrebbe così tenere in considerazione le difficoltà dei contribuenti. (h.f.)