La Nuova Sardegna

Olbia

Distretto culturale, via al dibattito 

Distretto culturale, via al dibattito 

Riunione allo spazio Faber tra Comune e associazioni sulle nuove opportunità

29 maggio 2017
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TEMPIO. Nel proseguo del percorso per la creazione di un “distretto culturale della Gallura”, attivato dall’Unione dei Comuni lo scorso febbraio scorso grazie a un finanziamento della Fondazione Banco di Sardegna, si è tenuta ieri, nello Spazio Faber di piazza De Andrè, una riunione propedeutica, indetta dall’assessore Gianni Addis, che ha visto confrontarsi sull’argomento diversi rappresentati di società civile, associazioni culturali e musicali.
All’incontro, simbolicamente tenutosi di fronte al grande murale dedicato a De Andrè e realizzato da Simone Sanna, assurto ormai a fama internazionale, erano presenti anche la dirigente del settore Servizi alla Persona e alle Imprese, Piera Sotgiu, la responsabile del procedimento Patrizia Serra e il responsabile del Servizio Giovanni Usai. Dopo l’introduzione dell’assessore, è stata la volta dei funzionari che hanno risposto alle numerose domande di chiarimento, aprendo di fatto un dibattito sulle opportunità culturali che la città presenta o della quali ha necessità.
Un dibattito serrato, a volte vivace, teso sempre però a ricercare il meglio e a evitare gli errori del passato. A tutti i presenti sono state anche illustrate le schede contenenti una serie di domande, che una volta compilate, entro il 5 giugno, dovranno essere consegnate o spedite via mail o per posta all’Unione dei Comuni Alta Gallura, via G. A.
Cannas n.1 07029 Tempio Pausania. Questo, invece, l’indirizzo mail:
unionealtagallura@tiscali.it
È stato ricordato a tutti i presenti anche che cosa è il “Distretto culturale” per la Gallura e sottolineate le motivazioni per la sua istituzione. Un sistema, progettato e delimitato per la Gallura, di relazioni politiche, sociali ed economiche per l’integrazione e la valorizzazione delle risorse culturali ed ambientali. Le motivazioni nascono con la finalità precipua di mettere a sistema gli attori a diverso titolo interessati alla promozione e alla valorizzazione dei beni culturali presenti nel territorio.
Il secondo argomento affrontato nell’incontro è stata una sorta di riflessione sull’uso dello Spazio Faber. Per la sistemazione del quale l’Unione dei comuni ha già deliberato, tempo fa, di finanziare il relativo progetto redatto dallo studio Massimiliano Alvisi e Juko Kirimoto. (a.m.)

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