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Restituite per protesta le prime 500 schede elettorali

Restituite per protesta le prime 500 schede elettorali

LA MADDALENA. Sono oltre 500 le tessere elettorali raccolte in questi primi giorni dal comitato spontaneo per salvare l’ospedale Paolo Merlo. Una forma di protesta nata dalla disperazione dei...

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LA MADDALENA. Sono oltre 500 le tessere elettorali raccolte in questi primi giorni dal comitato spontaneo per salvare l’ospedale Paolo Merlo. Una forma di protesta nata dalla disperazione dei maddalenini di vedere l’intera comunità privata del diritto alla salute. Alcuni volontari stanno raccogliendo le schede. Chi vuole può anche lasciare un commento o un pensiero in un apposito libro quaderno. Nel mirino della protesta della disobbedienza elettorale c’è la Regione e in particolare l’assessore alla Sanità Luigi Arru, colpevole di non voler arretrare di un centimetro sulle posizioni assunte sul Paolo Merlo. Dopo diversi incontri e tante promesse, e dopo aver visto che altre strutture ospedaliere di comuni sardi, in condizioni molto meno disagiate della Maddalena, hanno ottenuto la riapertura o la conservazione del Punto nascita e di alcuni servizi essenziali che invece alla Maddalena sono stati o verranno tagliati. Da qui la decisione di restituire le schede elettorali e “fare male” alla politica nel punto a lei più caro. I voti. Restituire le tessere significa non votare né alle prossime elezioni politiche, sempre più vicine, né alle prossime regionali. Le schede potrebbero prendere la strada di Cagliari già questa settimana. Il sindaco Luca Montella aspetta di incontrare il governatore Francesco Pigliaru. E invece della solita cordialità e pazienza potrebbe portare invece la rabbia dei cittadini in formato tessera. (a.n.)

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