La Nuova Sardegna

Olbia

Calangianus, rubati mille chili di sughero denunciati 2 estrattori

Calangianus, rubati mille chili di sughero denunciati 2 estrattori

Il colpo è stato messo a segno vicino alla casa di riposo Gli accertamenti dei carabinieri: nessuna autorizzazione

20 agosto 2017
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CALANGIANUS. Hanno estratto abusivamente del sughero in località Ea Bona e poi hanno dichiarato di essere stati autorizzati. Ma nulla è risultato vero. Il furto è stato messo a segno, in una sughereta che costeggia la campestre Le Grazie - Pampana, di proprietà della Casa di riposo” San Vincenzo”, uno dei lasciti della famiglia Giagheddu che negli anni 50’ ha fortemente voluto la struttura per anziani, una delle prime in Gallura.

Centoventi piante di sughero, in totale oltre 10 quintali di materia prima, sono state spogliate della preziosa corteccia senza autorizzazione del proprietario. Un lavoro fatto con perizia, diversamente da altri furti che ogni estate si registrano e che recano non pochi danni alla pianta.

Appena il direttivo della Casa di riposo è stato informato di quanto accaduto, ha denunciato il furto ai carabinieri della locale estrazione che hanno svolto le indagini. Nei prossimi giorni ci sarà un sopralluogo con la Forestale per quantificare i danni. Del sughero nessuna traccia.

Le indagini del maresciallo Giuseppe Surrente e dei suoi uomini sono risalite a due estrattori che hanno dichiarato agli inquirenti di essere stati incaricati da chi ha affermato di aver trovato l’accordo con la proprietà. Ma nessuna autorizzazione invece era stata data tanto più che l’estrazione era prevista per il prossimo anno. Ora gli atti della indagine sono stati consegnati alla procura della Repubblica di Tempio che dovrà esaminare il tutto e prendere i provvedimenti di legge. In paese c’è molta amarezza per questo episodio. E’ vero che di furti di sughero se ne registerano sempre, ma stavolta l’estrazione abusiva danneggia la Casa di riposo di una entrata sicura.

Il Volontariato Vincenziano per mantenere un ‘importante istituzione come la Casa di riposo, che dagli anni '60 ha svolto una determinante azione sociale quando nei comuni galluresi le case di riposo erano ancora inesistenti, deve affrontare non poche spese per la gestione. E per di più è ben noto che le volontarie sono vicine in mille modi a famiglie e persone in difficoltà.

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