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Olbia

La minoranza: «Sos sicurezza Episodi da non sottovalutare»

La minoranza: «Sos sicurezza Episodi da non sottovalutare»

Il consigliere Russu: «Barche e auto bruciate danno la dimensione della escalation di criminalità» La Coalizione civica e democratica chiede al sindaco Nizzi di convocare un incontro per fare il punto

18 dicembre 2017
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OLBIA. L’opposizione lancia l’allarme sicurezza. La Coalizione civica e democratica chiede al sindaco Settimo Nizzi di convocare subito un tavolo provinciale per fare il punto sull’escalation di criminalità in città. La minoranza mette insieme i tanti episodi di auto bruciate e barche date alla fiamme negli ultimi mesi. E ricorda anche il ritorno della prostituzione in via Vittorio Veneto e via Redipuglia.

Guardia alta. Il consigliere Ivana Russu è stata per cinque anni assessore alla polizia locale. È lei che fa il punto della situazione. «Una escalation di criminalità a fine anno è fisiologica – dichiara –, ma è un fenomeno che non va sottovalutato. La sicurezza è demandata al sindaco ma a oggi non ho sentito parlare della convocazione di un tavolo sulla pubblica sicurezza né di particolari interlocuzioni con la Capitaneria di porto».

Barche bruciate. Russu ricorda come anche due anni fa molte barche fossero andate a fuoco. «In quell’occasione la capitaneria di porto con l’allora comandante Preziosi, sollecitato anche dalla nostra amministrazione intensificò i controlli e il fenomeno venne contenuto. Bisogna tenere alta l’attenzione ».

Il ritorno della prostituzione. Già un anno fa la minoranza aveva denunciati il ritorno delle prostitute in città. Dopo l’intensa azione di controllo e repressione da parte della polizia locale allora guidata dal comandante Gianni Serra, con interventi mirati e pattugliamenti notturni, le strade di Olbia erano state liberate. «Oggi sia in via Redipuglia che in via Veneto sono ritornate a occupare i marciapiedi dalle prime ore della sera – commenta il consigliere Rino Piccinnu –. Una vergogna». Un’analisi del fenomeno che non è solo un problema di decoro urbano. «La sensazione è che questa città stia tornando indietro – aggiunge il consigliere Patrizia Desole –. La prostituzione non è solo un fatto di decoro urbano. Dietro quelle donne c’è la tratta, ci sono donne ridotte in schiavitù».

Imposta di soggiorno. Nel corso della conferenza di Natale, la Coalizione civica e democratica ha anche sollevato altri problemi e critiche. Tra cui l’imposta di soggiorno. Dal 27 dicembre le tariffe per chi viene in vacanza in città aumenteranno, eccezion fatta per i quattro stelle per i quali è stata prevista una riduzione da 3 a 2,50 euro. «Un contentino inutile agli albergatori che hanno contestato tariffe fuori mercato e da città d’arte – afferma il consigliere Amedeo Bacciu –.Non c’è differenza tra la stagione estiva e quella invernale, una vera gradualità nell’applicazione dei costi che tenga conto del tipo di struttura. La maggioranza aveva poi promesso che chi avesse fatto sette giorni di vacanza avrebbe pagato la tassa una sola volta. Non è vero. Solo se i 7 giorni saranno consecutivi. Se un rappresentante dovesse venire a Olbia ogni settimana dell’anno per lavoro, per due giorni, ogni volta dovrà versare la quota». (se.lu.)

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