La Nuova Sardegna

Olbia

l’interrogatorio 

La gang del pecorino fa scena muta dal gip

La gang del pecorino fa scena muta dal gip

OLBIA. Hanno fatto scena muta davanti al gip del tribunale di Tempio Giuseppe Grotteria che doveva interrogarli. Assistiti dal loro difensore, l’avvocato Niccolò Lucchi Clemente, i tre venditori di...

01 marzo 2018
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OLBIA. Hanno fatto scena muta davanti al gip del tribunale di Tempio Giuseppe Grotteria che doveva interrogarli. Assistiti dal loro difensore, l’avvocato Niccolò Lucchi Clemente, i tre venditori di formaggio buddusoini, Salvatore Marongiu, 56 anni, suo nipote Davide, 28 anni e Mario Soro, 48 anni, accusati di tentato furto ai danni di un novantenne di Olbia, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

Il difensore ha chiesto la remissione in libertà dei tre, ora agli arresti domiciliari. Il giudice si è riservato.

Secondo l’accusa, avrebbero cercato di derubare l’anziano con la scusa di vendergli del formaggio. Colpo non riuscito per l’improvviso arrivo del nipote della vittima che era riuscito a mettere in fuga i malviventi e a indicare ai carabinieri la targa della macchina utilizzata per scappare.

Stando alla ricostruzione, mentre Mario Soro distraeva il novantenne in cucina, il più giovane dei tre, Davide Marongiu, si aggirava nelle stanze dell’abitazione dove era stato sorpreso dal nipote del pensionato mentre frugava nei cassetti della camera da letto. Da lì la fuga: il giovane a piedi, e Mario Soro a bordo della macchina condotta da Salvatore Marongiu che stava aspettando fuori dall’abitazione.

I due erano stati fermati poco dopo dai carabinieri grazie al numero di targa riferito ai militari dal nipote del pensionato. (t.s.)

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