La Nuova Sardegna

Olbia

L’appello di Confapi: per le costruzioni leggi e regole certe

L’appello di Confapi: per le costruzioni leggi e regole certe

Il presidente Salaris interviene sulla legge urbanistica: «Auspichiamo politiche di sviluppo e visione del futuro» 

25 marzo 2018
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OLBIA. Anche in Gallura Confapi, l’associazione delle piccole e medie imprese, segue con attenzione il dibattito sulla legge urbanistica regionale sostenuto dalla Nuova Sardegna. E lancia un chiaro messaggio: tempi brevi e contenuti adeguati.

«Leggiamo con interesse gli interventi che si sono succeduti – dice il presidente gallurese, Gino Salaris – senza entrare nel merito delle posizioni espresse, valutiamo i contributi come segnali positivi di una rinnovata attenzione su un tema strategico per lo sviluppo della Sardegna. Confidiamo che nella legge trovi completa definizione anche l’accordo politico indispensabile a traghettarne il passaggio in consiglio regionale fino all’approvazione in tempi brevi».

L’analisi di Confapi parte da un punto preciso: dopo dieci anni di crisi una flebile ripresa tocca alcuni settori e solo una parte del Paese, ma le imprese sarde del comparto costruzioni le più duramente colpite dalla recessione scontano anche il peso del vuoto normativo seguito al Piano paesaggistico regionale, alla mancata proroga del Piano casa e all’ulteriore anno di stallo legislativo dopo l’adozione in giunta regionale del disegno di legge Erriu nel marzo 2017. «Stimiamo – dice Salaris – che l’assenza di strumenti adeguati di programmazione urbanistica e di una regolamentazione degli interventi edificatori abbia contribuito fortemente al declino dell’intero settore. A questi chiediamo di non rinviare ulteriormente il varo di una normativa che, insieme alla necessaria salvaguardia paesaggistica e ambientale, tracci in modo inequivocabile le direttrici di uno sviluppo urbanistico equilibrato ed eco-sostenibile. Esigenza fortemente avvertita in Gallura dove i rilevanti investimenti in programma nel campo turistico-immobiliare potrebbero dare slancio alla ripresa, anche dell’edilizia residenziale, con benefici effetti di ritorno sul sistema economico regionale. Piccola o grande che sia, l’impresa nell’incertezza non investe, non crea posti di lavoro duraturi e benessere economico diffuso. La realizzazione di un piano industriale richiede un quadro normativo fatto di regole e tempi certi, incardinato in iter burocratici snelli ed efficienti, idonei a fugare dubbi o differenti interpretazioni in fase di concreta applicazione». «Attendiamo fiduciosi – conclude Salaris – una legge all'altezza del valore paesaggistico della Sardegna, ma anche delle grandi potenzialità di sviluppo diffuso e sostenibile che questo patrimonio rappresenta in particolare nel turismo, ancora sottodimensionato per qualità dei servizi e posti letto delle strutture ricettive. Auspichiamo, infine, una legge che non sia risultato di compromessi con sterili posizioni figlie del pregiudizio, ma di una classe politica matura e capace di affrontare i problemi della Sardegna con senso di responsabilità e visione del futuro.(m.b.)

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