La Nuova Sardegna

Olbia

Ztl di Olbia, multe pure al vicesindaco: «Ne ho prese 4, già pagate»

di Dario Budroni
Ztl di Olbia, multe pure al vicesindaco: «Ne ho prese 4, già pagate»

Tra i sanzionati c’è anche Angelo Cocciu: «Sono entrato nei varchi per abitudine». E su Facebook prosegue il dibattito tra i favorevoli e i contrari alle telecamere

25 marzo 2018
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OLBIA. La multa è democratica. Tanto che nell’esercito dei sanzionati ora trova posto anche il vicesindaco. Angelo Cocciu ha rimediato quattro verbali. «Sì, è vero – conferma Cocciu, che è anche assessore all’Urbanistica –. Ho preso quattro multe e naturalmente le ho subito pagate. L’abitudine ha avuto la meglio e per sbaglio ho oltrepassato i varchi chiusi». Angelo Cocciu, una volta ricevute le ormai famigerate buste verdi, ha preso ed è andato a pagare i bollettini. «Ho pagato davanti a una trentina di persone – racconta ancora il vicesindaco –. Qualcuno che conosco mi ha quasi preso in giro e mi ha detto: anche tu?». Angelo Cocciu fa poi un passaggio sulle norme che regolano la Ztl e sulla posizione della coalizione di centrosinistra, che chiede all’amministrazione di cancellare le multe scattate prima del 17 marzo perché fino a quel momento la segnaletica non sarebbe stata a norma.

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«Anche l’avvocato Giommaria Uggias ha da poco spiegato sulla Nuova che è tutto lecito – continua Cocciu –. Per quanto riguarda l’opposizione, mi ricordo addirittura le promesse elettorali del 2011, quando qualcuno di loro promise di voler rottamare le cartelle esattoriali nella zona industriale. Cosa che in cinque anni di amministrazione non hanno mai fatto». Dunque il dibattito sulle multe nella Ztl, ora 35mila, continua a tenere banco in città. E se i multati sono sicuramente i più rumorosi, in città c’è anche una bella fetta di cittadini che difende le telecamere e il loro funzionamento. Per capirlo basta fare un giro tra le bacheche di Facebook.

Favorevoli. Gli articoli della Nuova pubblicati su Facebook contano decine di commenti di ogni tipo. E sono tante le persone a domandarsi come si faccia a rimediare tutte queste multe. «Il codice della strada prevede la segnaletica, non i checkpoint. Vuoi passare o sei distratto? Paghi», scrive Cristian Muzzetto. Lo stesso discorso lo fa Emanuela Meloni: «I cartelli si vedono. E poi ormai da mesi lo sanno anche le galline che al Corso non si entra dalle 17». Enrico Deidda ha addirittura provato ad avvisare gli automobilisti pronti a oltrepassare un varco chiuso: «Nonostante l’avvertimento mio e di altre persone, alcuni ci hanno risposto con il dito medio e il più educato ha sostenuto che le telecamere non funzionassero. Quindi di cosa stiamo parlando?». E Francesco Azara aggiunge: «Quando le telecamere non erano ancora attive e i vigili sistemavano le transenne, tante persone scendevano dall’auto per spostarle oppure le aggiravano per poter comunque transitare». Per Francesco Demarcus non ci sono scusanti: «A volte basterebbe solo guardare i cartelli».

Contrari. E poi naturalmente ci sono i multati o coloro che, pur non avendo preso multe, non vedono di buon occhio le telecamere della Ztl. Giòyce Usai per esempio digita questo: «A Olbia o siamo tutti stupidi oppure le regole che hanno fatto sulla Ztl fanno acqua da tutte le parti. O addirittura è stato fatto apposta per battere cassa». Anche Alessandro Fodde non è per nulla convinto: «Probabilmente è perché la frase “varco attivo” a casa mia significa “passaggio attivo”. Forse ora, dopo 34mila multe, sarebbe il caso di indicare meglio il divieto». Il cuore della protesta batte nella pagina Facebook «Ricorso Ztl Olbia», che conta quasi 2mila iscritti. Qui vengono pubblicati numerosi post. C’è chi aggiorna gli altri utenti sul personale numero di multe ricevute, c’è chi lancia proposte per cercare un’alternativa al pagamento e c’è chi digita qualche battuta per sdrammatizzare e non pensare troppo alla mazzata.

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