La Nuova Sardegna

Olbia

Detenuto in permesso ingerisce hascisc

L’uomo si è sentito male ed è stato trasportato al pronto soccorso. Intervengono i carabinieri

07 aprile 2018
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OLBIA. Gli avevano concesso un permesso premio. Ma prima di tornare in carcere a Nuchis, ha ben pensato di fare il carico di hascisc. Un po’ di «fumo» da portare con sé direttamente in cella. E così L. M., 36 anni di Bari, prima ha confezionato alcuni ovuli e infine li ha ingeriti uno dopo altro, senza però fare i conti con gli effetti collaterali. A un certo punto il detenuto si è infatti sentito male fino a ritrovarsi costretto a prendere un telefono e chiamare una ambulanza del 118. Trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II, è stato quindi visitato e curato dai medici. Nel frattempo sono anche arrivati i carabinieri, che lo hanno denunciato e segnalato al Tribunale di Sorveglianza. Alla fine L. M. è tornato a Nuchis e con tutta probabilità non riceverà più permessi premio. Tutto è accaduto giovedì pomeriggio in città. Il detenuto originario di Bari si è presentato al pronto soccorso lamentando forti dolori al ventre. Praticamente impossibile nascondere l’origine del mal di pancia. I medici hanno immediatamente fatto i primi accertamenti e hanno quindi avvisato i carabinieri, che sono corsi sul posto. Il personale del pronto soccorso di Olbia, una volta appurato il motivo dei dolori accusati dall’uomo, ha dato il via alle cure per evitare che gli ovuli contenenti sostanze stupefacenti si dissolvessero all’interno del corpo e creassero gravi danni all’organismo. I medici sono riusciti a recuperare quasi tutta la sostanza ingerita dal detenuto in permesso premio. In tutto cinque ovuli per un peso totale inferiore ai due grammi di hascisc. Una parte della sostanza si è comunque sciolta ed è per questo motivo che L. M. ha improvvisamente accusato forti dolori addominali. L’uomo ha poi dichiarato di aver preparato gli ovuli da solo, artigianalmente, con la speranza di portare un po’ di hascisc in carcere per uso personale. Dopo l’intervento dei medici del pronto soccorso il detenuto barese è stato quindi segnalato al Tribunale di Sorveglianza, denunciato e riaccompagnato nel carcere di Nuchis in buone condizioni fisiche. Difficilmente la direzione dell’istituto penitenziario gli concederà ulteriori permessi. (d.b.)

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