La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, in Consiglio l’ampliamento di 7 ettari della discarica

di Giandomenico Mele
Olbia, in Consiglio l’ampliamento di 7 ettari della discarica

Nell’incontro pubblico del 7 maggio i cittadini potranno presentare osservazioni allo studio di impatto ambientale

26 aprile 2018
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. La discarica di Spiritu Santu marcia a passo di carica verso un ampliamento storico. Uno dei passaggi più delicati attende però il progetto del Cipnes, il Consorzio industriale del Nord est Sardegna, che il 7 maggio alle 16, nell’aula del Consiglio comunale, presenterà al pubblico la procedura congiunta di valutazione di impatto ambientale regionale, insieme all’autorizzazione integrata ambientale. Presentazione al pubblico che si preannuncia incandescente, visto che il progetto è da tempo finito nel mirino del comitato di Murta Maria e sotto il fuoco di fila del M5S. Proprio i pentastellati hanno cavalcato la protesta, in primo luogo, contro la realizzazione di un impianto per la produzione di biometano.

Il progetto. Nel corso dell’assemblea aperta si svolgerà la presentazione al pubblico dello studio di impatto ambientale e del relativo progetto di adeguamento funzionale dell’installazione I.P.P.C. consortile in località Spiritu Santu. Nel corso dell’assemblea i cittadini potranno presentare osservazioni o fornire elementi conoscitivi utili alla valutazione, che saranno acquisiti agli atti da parte del funzionario del Servizio di valutazione ambientale della Regione. Un progetto epocale che percorre la strada dell’ampliamento dell’impianto esistente, mettendo definitivamente da parte tutte le ipotesi di spostamento o, addirittura, ricollocazione dell’impianto di trattamento e smaltimento dei rifiuti in altre parti della Gallura. La nuova piattaforma consortile punta alla realizzazione di una discarica di servizio per lo smaltimento della parte residuale, non valorizzabile, dei rifiuti non pericolosi provenienti dalle attività di trattamento e recupero svolte nell’impianto. La rifunzionalizzazione dell’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati e il potenziamento della piattaforma di valorizzazione dei rifiuti differenziati. Poi gli interventi sull’impianto di compostaggio esistente e la realizzazione di un impianto di trattamento dei rifiuti inerti. Nel maxi progetto, quindi, entrano in gioco la realizzazione di un impianto di depurazione dei reflui e di trattamento dei rifiuti liquidi per disinquinare l’intero sito di Spiritu Santu e la vecchia discarica comunale, nel cui sottosuolo c’è una massiccia presenza di percolato. Occuperà una superficie di circa un ettaro e scaricherà i liquidi depurati sul Rio Castagna (attualmente i reflui confluiscono al depuratore consortile, nel golfo di Olbia). Ma anche l’ampliamento di circa tre ettari della discarica, attraverso un nuovo lotto, per lo smaltimento degli scarti delle varie frazioni di rifiuti, 10mila tonnellate di scarti l’anno, per circa 5 o 6 anni, in attesa che entri in funzione il termovalorizzatore di Macomer.

Il biogas. Ma è il punto riguardante la realizzazione di un impianto di digestione anaerobica con produzione di biometano quello più contestato. Il Cipnes da mesi procede a passi spediti, schivando le proteste dei cittadini di Murta Maria e Porto San Paolo, che da anni lottano perché la discarica di Spiritu Santu venga chiusa e spostata altrove. È l’impianto a biometano il fiore all’occhiello di un maxi intervento di ammodernamento dell’impianto consortile per un valore complessivo di oltre 20 milioni di euro attraverso il quale il Cipnes intende mettere fine all’incubo miasmi.

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative