La Nuova Sardegna

Olbia

Calangianus nel dolore, l'addio ad Antonio mercoledì 6 giugno

Angelo Mavuli
Antonio Pittorru
Antonio Pittorru

La comunità si è stretta attorno alla famiglia del giovane caduto nel lago di Como mentre faceva un selfie

05 giugno 2018
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CALANGIANUS. La comunità calangianese si è risvegliata sgomenta e incredula dopo la notizia della morte di Antonio Pittorru. Il paese in lutto si è stretto attorno alla famiglia, mentre si attende l'arrivo della salma del giovane studente, al momento ancora nell'obitorio dell'ospedale Sant'Anna nel comune di San Fermo della Battaglia, tra Como e Montano Lucino, dove già da ieri mattina erano presenti il papà Paolo Pittorru, insieme ad alcuni familiari.

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A portare la tragica notizia ai genitori è spettato, venerdì 1 giugno, al maresciallo Giuseppe Surrente, comandante della stazione carabinieri di Calangianus e al parroco don Umberto Deriu. «Quando siamo arrivati a casa loro - racconta il sacerdote - è bastato guardarci negli occhi per capire che qualcosa di grave era successo. Abbiamo risposto con un lungo abbraccio. Marilena grande volontaria e animatrice della parrocchia e dedita interamente alla famiglia, mi ha chiesto la Croce. A significare che in quel momento tragico che annunciava la morte di un suo figlio, l'unica àncora d'appiglio era la fede».

È spettato invece ad un altro giovane carabiniere, cugino di Antonio, mettersi in viaggio verso Cagliari per portare la notizia al fratello maggiore, Raimondo 26 anni che a Cagliari studia medicina. Il carabiniere in questa triste missione è stato accompagnato da Cesare Nicolai, seminarista calangianese, in procinto di prendere il diaconato.

«È stato ed è un momento dolorosissimo, dice don Umberto - Domenica per noi doveva essere una grande giornata di festa. A Calangianus c'erano le prime comunioni dei bambini. L'evento c'è stato, ma con nel cuore molta tristezza. Ai ragazzi ho raccontato l'accaduto e ho spiegato l'importanza di essere comunità. A loro ho cercato di spiegare il valore della vita».

Basita Anna Lina Nicolli, assessore alla pubblica istruzione ed edilizia scolastica. «Non ci sono parole per descrivere lo sgomento e l'angoscia per i lutti che stanno colpendo in maniera incrociata, in queste ultime settimane, le nostre comunità di Calangianus e Tempio. Il riferimento - dice l'amministratore comunale - è alla morte improvvisa, qualche settimana fa a Tempio di Pasqualino Satta persona amica della nostra comunità, alla morte tragica di Angelo Corsaro, di Tempio, legato da profondi vincoli al nostro paese, ed infine alla morte assurda di Antonio che lascia nel dolore una famiglia stimatissima. Stiamo vivendo un momento davvero difficile». I funerali di Antonio dovrebbero svolgersi mercoledì 6 giugno in orario ancora da fissare.

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