La Nuova Sardegna

Olbia

Debiti per 800mila euro stop alle cartelle esattoriali

di Tiziana Simula
Debiti per 800mila euro stop alle cartelle esattoriali

Bassacutena, accolto il ricorso di un imprenditore del settore lapideo  Il giudice ha sospeso i pagamenti dovuti all’erario. L’azienda sarà riattivata

22 agosto 2018
2 MINUTI DI LETTURA





BASSACUTENA . Aveva messo su un’importante attività estrattiva negli anni del boom del granito. Nelle cave di Bassacutena lavoravano una ventina di dipendenti. Ma la crisi del settore lapideo ha travolto inevitabilmente anche la sua azienda, trascinandola dal 2008 lentamente nel baratro, fino al licenziamento dei lavoratori e alla chiusura definitiva dell’attività. Un imprenditore gallurese, cinquantenne, si è dovuto arrendere sotto il peso della stagnazione economica che da un lato aveva ridotto all’osso la richiesta di granito e, dall’altro, fatto accumulare le tasse da pagare. Pagamenti a cui negli anni si sono aggiunte sanzioni e interessi vari, raggiungendo una cifra da capogiro, non lontana dal milione di euro.

Poco più di un mese fa, la resa dei conti con lo Stato. L’intimazione ufficiale dell’Agenzia delle entrate-Riscossione (Ex Equitalia) è stata chiara: pagamento di 741.879 euro, oltre agli interessi maturati negli anni, entro 5 giorni. In caso contrario, sarebbe scattato il pignoramento di tutti i beni e il fermo della sua auto.

Pericolo scampato. Nei giorni scorsi, il Tribunale di Tempio, ha ordinato provvisoriamente la sospensione dell’efficacia esecutiva delle cartelle esattoriali in virtù del ricorso presentato dai legali dell’imprenditore gallurese, gli avvocati Mario Ghezzo e Fausto Depperu, i quali, esaminando le numerose cartelle esattoriali ricevute dall’uomo, hanno rilevato, a loro parere, evidenti vizi formali. Accogliendo le richieste dei legali, il giudice del lavoro ha quindi assunto una prima decisione disponendo, attraverso un decreto, la sospensione della richiesta dei pagamenti.

Per cui ora sulla testa dell’imprenditore non pende più la spada di Damocle del pignoramento dei suoi beni.

Un risultato importante in attesa dell’udienza nella quale il giudice del lavoro tratterà la questione, emettendo sentenza. Per l’azienda, che era stata protagonista del boom del granito degli anni ’80, significa riapertura. Appena avuto notizia del primo esito favorevole, l’imprenditore ha infatti confidato ai propri legali l’intenzione di riattivare subito l’attività estrattiva da tempo chiusa.

La crisi del settore lapideo aggravata dalla generale crisi economica internazionale, non ha lasciato scampo a numerose imprese in Gallura e in tutta l’isola.

Per l’imprenditore di Bassacutena sono stati anni difficilissimi. Mentre le ordinazioni del prodotto lapideo calavano visibilmente, altrettanto proporzionalmente si accumulavano le tasse da pagare. La cifra iniziale di poco meno di 800mila euro è schizzata negli anni a circa 1 milione di euro.

Prima difficile, e poi impossibile, far fronte ai pagamenti mensili tanto che i licenziamenti si sono susseguiti fino a giungere alla chiusura definitiva dell’attività. Lo Stato non gli ha fatto sconti. E presto sono arrivate le cartelle esattoriali a svariati zeri.

Ora, una prima decisione del tribunale che ridà ossigeno a uno dei settori un tempo trainanti dell’economia gallurese.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative