Arzachena vuole ospitare il G20 delle spiagge 2019
La proposta del sindaco Ragnedda alla conclusione del summit di Bibione «Aumentare i numeri delle presenze è controproducente. Serve più qualità»
09 settembre 2018
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ARZACHENA. Il Comune si candida a ospitare l’edizione 2019 del G20 delle spiagge italiane. La proposta è stata formalizzata dal sindaco Roberto Ragnedda a Bibione, in occasione del primo G20 delle spiagge italiane. Unico comune sardo, Arzachena è stato chiamato a partecipare al summit per la rilevanza nel mercato del turismo balneare e il numero annuo di presenze turistiche che hanno toccato quota 1 milione e 250 mila, secondo i dati ufficiali raccolti nel 2017 dal Sired della Regione Sardegna (dato riferito al 74,77% delle strutture ricettive registrate).
Dall’incontro del G20 sono emersi problemi e la necessità di attivare delle buone pratiche condivise da tutte le località. Tra queste l’overtourism come criticità che mette a rischio l’equilibrio sociale e ambientale; la consapevolezza del prodotto balneare come prodotto maturo che deve essere affiancato da un altro tipo di offerta; i rischi derivanti dalla direttiva Bolkestein sulle procedure di gara per l’assegnazione delle concessioni dopo il 2020; la necessità di tutelare le spiagge e l’ambiente che costituiscono la prima motivazione di viaggio soprattutto per le nuove generazioni, per i nord europei e per il mercato asiatico.
«La scelta di Arzachena di puntare al turismo di qualità si è confermata vincente anche secondo gli esperti presenti all’evento – afferma il sindaco Ragnedda –. La rappresentanza del G20 delle spiagge italiane concorda sul fatto che l’overtourism è una criticità per le nostre località. Puntare solo sull’incremento dei numeri delle presenze porta a un eccesso di consumo del territorio ed è controproducente. Le località rischiano di non farcela. L’overtourism produce esternalità negative per la comunità ospitante (file, attese, sporcizia, intolleranza) e per il visitatore, che percepisce la località come poco accogliente. La competizione oggi è con il resto del mondo e possiamo vincere la sfida solo con alta qualità dei servizi, comportamenti sostenibili e un ambiente sano»». L’idea è adesso creare un tavolo permanente coinvolgendo la comunità scientifica e il mondo imprenditoriale per chiedere maggiore attenzione a livello nazionale e comunitario per località ad alta densità turistica stagionale. «Ci incontreremo di nuovo a Riccione tra un mese per parlarne. – conclude Ragnedda –. A livello locale Arzachena lavorerà subito alla nascita del parco di Capriccioli, al progetto di salvaguardia delle dune nelle spiagge a rischio erosione e a una programmazione delle politiche turistiche di più ampio respiro basata su progetti forti e identitari capaci di attrarre finanziamenti».
Dall’incontro del G20 sono emersi problemi e la necessità di attivare delle buone pratiche condivise da tutte le località. Tra queste l’overtourism come criticità che mette a rischio l’equilibrio sociale e ambientale; la consapevolezza del prodotto balneare come prodotto maturo che deve essere affiancato da un altro tipo di offerta; i rischi derivanti dalla direttiva Bolkestein sulle procedure di gara per l’assegnazione delle concessioni dopo il 2020; la necessità di tutelare le spiagge e l’ambiente che costituiscono la prima motivazione di viaggio soprattutto per le nuove generazioni, per i nord europei e per il mercato asiatico.
«La scelta di Arzachena di puntare al turismo di qualità si è confermata vincente anche secondo gli esperti presenti all’evento – afferma il sindaco Ragnedda –. La rappresentanza del G20 delle spiagge italiane concorda sul fatto che l’overtourism è una criticità per le nostre località. Puntare solo sull’incremento dei numeri delle presenze porta a un eccesso di consumo del territorio ed è controproducente. Le località rischiano di non farcela. L’overtourism produce esternalità negative per la comunità ospitante (file, attese, sporcizia, intolleranza) e per il visitatore, che percepisce la località come poco accogliente. La competizione oggi è con il resto del mondo e possiamo vincere la sfida solo con alta qualità dei servizi, comportamenti sostenibili e un ambiente sano»». L’idea è adesso creare un tavolo permanente coinvolgendo la comunità scientifica e il mondo imprenditoriale per chiedere maggiore attenzione a livello nazionale e comunitario per località ad alta densità turistica stagionale. «Ci incontreremo di nuovo a Riccione tra un mese per parlarne. – conclude Ragnedda –. A livello locale Arzachena lavorerà subito alla nascita del parco di Capriccioli, al progetto di salvaguardia delle dune nelle spiagge a rischio erosione e a una programmazione delle politiche turistiche di più ampio respiro basata su progetti forti e identitari capaci di attrarre finanziamenti».