La Nuova Sardegna

Olbia

Tagli di prestazioni, raccolte più di mille firme

Tagli di prestazioni, raccolte più di mille firme

I cittadini si schierano in difesa del Poliambulatorio Medica Palau convenzionato con l’Ats-Assl di Olbia

05 novembre 2018
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OLBIA. Quasi mille firme raccolte. Per fare in modo che uno dei centri convenzionati con l’Ats-Assl di Olbia continui a garantire tutte le prestazioni evitando a tanti utenti di fare lunghi viaggi e di sopportare lunghe liste d’attesa.

Al “Poliambulatorio Medica Palau” i cittadini di gran parte della Gallura si mettono in fila per poter firmare. Arrivano dalla Maddalena, da Santa Teresa, da Tempio, da Arzachena, da Aglientu, persino da Sassari. E scrivono anche le ragioni che li portano a condividere la protesta “Gli ospedali sono lontani - ha scritto una signora di Santa Teresa - e con lunghe liste d’attesa. Palau è facilmente raggiungibile». E ancora. “E’ un nostro diritto avere assistenza medica non a pagamento, qualora il pubblico non sia in grado di soddisfare le nostre richieste in tempi brevi”.

Ma che cosa è successo esattamente? Perché è partita la petizione? «Perché si tagliano le prestazioni che possono garantire i centri convenzionati - dice Patrizia Forte, responsabile del Poliambulatorio Medica di Palau -. E infatti, per il 2019, la Assl ha stabilito che il nostro centro debba limitarsi a 129 risonanze magnetiche e a qualche radiografia, senza concedere nessuna ecografia. Assurdo e incomprensibile, visto che le attese più lunghe riguardano proprio le ecografie».

Il precedente. Tra l’Ats-Assl di Olbia e il Poliambulatorio Medica Palau, c’è una vertenza in atto. Il centro reclama un saldo di 65mila euro (per le prestazioni erogate sino allo scorso mese di maggio), mentre l’Ats-Assl vorrebbe pagare un budget non superiore a 41mila euro. Una questione non ancora conclusa, per la quale si sta procedendo per vie legali.

Il progetto. La collaborazione tra Ats-Assl di Olbia e i centri convenzionati era iniziata un anno fa con lo scopo di abbattere le liste d’attesa. Terminato l’accordo, nel gennaio 2018, Moirano aveva scritto a tutte le strutture convenzionate per continuare comunque a erogare le prestazioni. Questo è avvenuto per diversi mesi (era il Cup della Assl a occuparsi delle prenotazioni) «senza però firmare nessun contratto e senza sapere quale dovesse essere il nostro budget», aveva precisato Patrizia Forte. Il Centro Medica Palau, a maggio, si era però fermato perché non aveva ricevuto indicazioni sul budget. E a fine luglio aveva scoperto che ciò che stato riservato per il 2018 non copriva quanto effettivamente erogato.

I tagli. Nell’attesa che la vertenza si risolva, «l’Ats Assl ha deciso di tagliare ulteriormente le prestazioni», ha detto ancora Patrizia Forte ma questo, a Palau, ha scatenato la rivolta degli utenti. “La salute è un diritto e non tutti hanno la possibilità di spendere soldi in visite a pagamento. Questo centro quindi deve essere messo nelle condizioni di erogare qualunque prestazione per venirci incontro», ha scritto un altro cittadino di Santa Teresa. Dietro di lui una donna di Arzachena: «Perché sto firmando? Perché voglio evitare le liste d’attesa che la Assl ci impone». (s.p.)

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