La Nuova Sardegna

Olbia

Gallura traino del turismo sardo

di Giandomenico Mele

Secondo i dati di Unioncamere l’ex provincia è la prima in Italia per numero di addetti del settore

18 novembre 2018
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. La Gallura e la sua economia turistica come modello a livello nazionale. Il gioiello della Costa Smeralda, ma anche i carati di un tessuto produttivo florido, capace di fungere da traino per tutta l’Isola. Il dato più eclatante del convegno “Quali sono gli strumenti finanziari e le strategie a sostegno delle imprese turistiche sarde?”, organizzato da Confidi e Banco di Sardegna è emerso dalla relazione di Carlo Marcetti, docente della facoltà di Economia del turismo dell’università di Sassari. Nella sua lucida analisi Marcetti cita gli ultimi dati di Unioncamere, che dicono come il nord est della Sardegna sia la prima provincia italiana – con riferimento ancora alla vecchia configurazione territoriale – per incidenza di addetti creati dal turismo. La Gallura si colloca poi al quarto posto in Italia in termini di percentuale di valore aggiunto data dall’economia turistica. Mentre l’intero nord Sardegna occupa la quinta posizione nello stivale per la relazione tra imprese attive nel turismo e l’intero sistema.

Traino turistico. L’importanza del credito e le grandi sfide che attendono l’impresa turistica nei prossimi anni sono state sottolineate da Giuseppe Ruggiu, nuovo presidente della Confindustria del Centro nord Sardegna e Gabriela Savigni, presidente dell’Ordine dei commercialisti di Olbia-Tempio. I dati snocciolati da Marcetti non fanno altro che rafforzare l’impressione generale di un territorio, la Gallura, con capacità imprenditoriali di alto livello e una storia turistica che sono in grado di trascinare il Pil verso l’alto. Il dato sardo parla di un’economia turistica che vale circa il 7% del Pil . il Prodotto interno lordo, indice della ricchezza di un territorio – dell’isola. Ma è difficile quantificare, proprio in ragione di questo travaso di servizi, introiti e creazione di occupazione e ricchezza, su altri fronti produttivi.

Infrastrutture . Davanti alle lacrime per un sistema infrastrutturale gravemente deficitario sul fronte dei trasporti interni, col problema degli elevati costi per arrivare d’estate in Sardegna, rispetto ad altre mete turistiche, ci sono i sorrisi per il ruolo decisivo svolto dagli aeroporti. «Dal 2010 al 2017 si segnala un +13% di passeggeri in arrivo negli scali sardi – ha sottolineato il professor Marcetti –. Il 65% dei turisti in Sardegna nel 2017 sono sbarcati negli aeroporti, con una modalità di trasporto più flessibile e un tipo di vacanza più breve». Davanti alle incertezze della politica, con una legge urbanistica che attende l’approvazione da troppo tempo, una delle certezze sta nei numeri dell’aeroporto Costa Smeralda. «Registriamo in questo 2018 un incremento del traffico passeggeri intorno al 6%, con un miglioramento dell’antistagionalitá, una crescita del numero dei passeggeri straordinaria soprattutto nel mese di maggio, che ha fatto registrare un +15% sul 2017 – ha spiegato Silvio Pippobello, amministratore delegato di Geasar –. Nelle valutazioni del piano quinquennale per il nostro aeroporto, registriamo una previsione di incremento medio del 5%». Numeri in grande crescita che spingono il turismo e pongono, però, problemi sulle carenze infrastrutturali e sui tempi della burocrazia per far partire i progetti. Caso emblematico l’ampliamento del terminal passeggeri dell’aeroporto di Olbia.

In Primo Piano
Il caso

Sassari, palazzina pericolante: sgomberate dodici famiglie

di Paolo Ardovino
Le nostre iniziative