La Nuova Sardegna

Olbia

Discarica sotto sequestro il gip: convalida parziale

di Tiziana Simula
Discarica sotto sequestro il gip: convalida parziale

Confermati i sigilli nell’area, nell’impianto di biostabilizzazione e per alcuni mezzi Interrogazione parlamentare del M5S. Unidos Olbia: solidarietà a Mauro Pili

07 dicembre 2018
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OLBIA. Il gip del tribunale di Tempio ha convalidato parzialmente il sequestro preventivo disposto dalla Procura in un’area dell’impianto di trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani della discarica di Spiritu Santu, dove erano stati accumulati i fanghi di depurazione provenienti dalla Campania. Il sequestro da parte dei Noe era scattato il 28 novembre, l’inchiesta, coordinata dal procuratore Gregorio Capasso, vede indagate sei persone, tra le quali il presidente del Cipnes Mario Gattu e il responsabile del settore igiene ambientale Gianni Maurelli. La Procura ritiene che i fanghi di depurazione delle acque reflue arrivati nella discarica di Spiritu Santu a bordo di semirimorchi dalle province di Caserta e Napoli siano rifiuti pericolosi per la presenza di idrocarburi e zinco, e pertanto, non ricevibili, né lavorabili nella discarica consortile del Cipnes. Il gip Cristina Arban ha accolto parzialmente la richiesta di sequestro del pubblico ministero, convalidando il sequestro dell’area interessata dal deposito dei rifiuti speciali pericolosi, dell’impianto di biostabilizzazione nel quale sono stati conferiti i rifiuti e dei rimorchi utilizzati dalla società Ecoter per il trasporto dei rifiuti prodotti dalla Akerus Scarl (che gestisce l’impianto di depurazione del comune di Caivano, in provincia di Napoli). Ha rigettato il resto dell’istanza che riguardava, tra l’altro, altri rimorchi utilizzati per il trasporto.

Intanto, per l’11 dicembre la Procura di Tempio ha disposto accertamenti tecnici non ripetibili sui rifiuti sequestrati il 28 novembre ma anche sui fanghi prelevati il 19 settembre dai carabinieri di Loiri Porto San Paolo e su tutti i rifiuti presenti in discarica e ritenuti di interesse per le indagini.

Sul fronte politico, ci sono da registrare gli interventi del M5S che ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Ambiente, e di Unidos Olbia che esprime sostegno a Mauro Pili, denunciato dal sindaco Settimo Nizzi (che ha denunciato anche Uccio Iodice). I parlamentari chiedono al ministro «se sia a conoscenza della situazione e di quali informazioni disponga al riguardo». E se «non ritenga opportuno promuovere accertamenti attraverso i Noe negli impianti di depurazione coinvolti e nei confronti di tutti i soggetti coinvolti nella gestione dei fanghi, al fine di verificare la conformità alla legge di tale attività». Il capogruppo in consiglio comunale Maria Teresa Piccinnu evidenzia come «l’argomento discarica ci ha sempre visti in prima linea», mentre lo stop ai rifiuti extraregionali da parte del sindaco «sembra piuttosto indotto dalla mala piega che stanno assumendo le indagini della magistratura».

Unidos Olbia esprime il proprio sostegno all’iniziativa portata avanti da Mauro Pili «a difesa dell’integrità dell’ambiente del Nord est della Sardegna. Senza queste iniziative le attività di deposito nella discarica di Spiritu Santu sarebbero proseguite senza che l’opinione pubblica ne venisse messa a conoscenza», dice Antonio Appeddu. Che invita a leggere le iniziative del leader di Unidos «orientate all’esclusiva difesa del nostro territorio».

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