La Nuova Sardegna

Olbia

Il teatro Michelucci traina la riqualificazione urbana

Il teatro Michelucci traina la riqualificazione urbana

Studiosi e amministratori al lavoro per riflettere sulle potenzialità del progetto Iti La struttura ospiterà una biblioteca musicale. Piani di rigenerazione per due rioni

14 dicembre 2018
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OLBIA. Il teatro Michelucci traina la riqualificazione di due rioni, Poltu Quadu e Sacra Famiglia. La struttura che domina il golfo olbiese ha appena ospitato una due giorni tutta dedicata al paesaggio e alla rigenerazione urbana, cioè le due fondamenta del progetto Iti. Una operazione già finanziata che permetterà al Comune di cambiare il volto dei due quartieri attraverso la riqualificazione e l’inclusione sociale. Il primo incontro promosso dall’amministrazione comunale tra le mura del teatro Michelucci, che sarà presto trasformato in una biblioteca musicale internazionale, ha avuto come protagonista l’architetto Ines Romitti, che si è concentrata in particolare sull’ambiente, considerato una delle più straordinarie risorse da preservare per riconnettere socialità, cultura, economia e territorio. L’architetto Romitti, durante la sua conferenza dal titolo «Valorizzazione ambientale e paesaggistica, territorio e microecnomia», ha invitato i presenti a riflettere sulle corrette strategie di approccio. Il giorno successivo, invece, si è svolta la lezione del docente Giancarlo Paba, che è il presidente della Fondazione Giovanni Michelucci. Paba ha tenuto una conferenza tematica dal titolo «Terra, territorio, terrestre: la rigenerazione urbana come processo vitale». Presente anche il sindaco Settimo Nizzi, che ha sottolineato l’importanza del progetto Iti per la città di Olbia. Giancarlo Paba, rifacendosi ad alcune tradizioni dell’urbanistica, si è concentrato sul tema della rigenerazione urbana e territoriale come processo vitale. Una rigenerazione intesa come un insieme di progetti integrati, intersettoriali e con diversi obiettivi, tra i quali risanamento fisico, inclusione sociale, gestione creativa del patrimonio e dell’heritage. Conclusa la due giorni dedicata al progetto Iti, il Comune continua il suo lavoro che presto porterà alle prime gare d’appalto. Il percorso, avviato dalla giunta Giovannelli e proseguito da quella guidata da Nizzi e che si basa su un pacchetto da 15 milioni di euro, è particolarmente ambizioso. Gli ambiti sono diversi. A Mogadiscio, cioè la zona più interna del golfo oggi abbandonata a se stessa, sarà realizzato un grande parco sul mare, con percorsi ciclabili e camminamenti pedonali, più alcuni punti da dedicare al birdwatching, vista la presenza dei fenicotteri. Poi grazie all’Iti si potrà arredare l’ex mattatoio di via Roma, già ristrutturato e che sarà trasformato nella casa della musica, il MusMat. Inoltre sarà realizzata una pista ciclabile che dall’ex ponte di ferro porterà fino all’aeroporto. Il Michelucci diventerà una biblioteca musicale, mentre sempre a Poltu Quadu sarà riqualificata la zona attorno alla chiesa di San Ponziano. Infine saranno creati dei progetti per promuovere l’inclusione sociale e lavorativa e l’imprenditoria giovanile.

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