La Regione affida all’Aspo la guida dei bus per 2 anni
di Giandomenico Mele
Prorogato il contratto di servizio alla municipalizzata a partire dal 2 dicembre Alla fine del biennio due opzioni: bando internazionale o assegnazione diretta
25 ottobre 2019
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OLBIA. L’Aspo gestirà il trasporto pubblico locale per altri due anni. La giunta regionale ha deciso per la proroga dei contratti di servizio delle aziende di trasporto pubblico locale su gomma per altri 24 mesi, a partire dal 2 dicembre. Uno di quei rari casi in cui la lentezza del decisore pubblico porta buone notizie per la collettività. Negli ultimi anni l’Aspo ha costruito un modello efficiente che colloca Olbia tra le migliori realtà in tema di sviluppo e sostenibilità del trasporto su gomma. La precedente giunta regionale aveva autorizzato nel 2016 la proroga dell'esercizio attuale non oltre il termine coincidente con l'affidamento dei nuovi servizi, a conclusione del processo di pianificazione e programmazione dei servizi di trasporto pubblico locale in ambito regionale e a seguito della definizione dei bacini di mobilità.
I bacini. La direzione generale dell’assessorato ai Trasporti ha, quindi, predisposto in questi mesi un disegno di legge che individua come scenario ottimale la costituzione di due bacini di mobilità: quello “Sud” comprendente la Città metropolitana di Cagliari e la provincia del Sud Sardegna e quello Centro-Nord, comprendente le province di Sassari, Nuoro e Oristano. Ma soprattutto all’orizzonte si profila la possibilità di un bando internazionale, al quale potrebbero partecipare player a livello nazionale ed europeo sul fronte del trasporto pubblico locale. «Noi siamo pronti, Aspo parteciperà in caso di una gara a livello internazionale o sarà pronta a recepire le indicazioni della Regione nel caso si opti per un affidamento diretto – spiega Massimo Putzu, presidente dell’’Aspo – . Il trasporto pubblico locale è un settore in cui esiste grande competizione tra operatori, per l’Aspo incide per il 75% del fatturato, nonostante l’azienda gestisca 13 diversi servizi. Olbia è una città con una forte crescita demografica, che vanta importanti flussi turistici, l’evoluzione del concetto di mobilità sostenibile porterà a un sempre più frequente ed efficiente uso dei mezzi di trasporto pubblici».
Il mercato. Un bacino di utenza in crescita e un servizio in costante miglioramento che potrebbe rappresentare un boccone prelibato per grandi gruppi? Al momento non è dato saperlo. In due anni le cose potrebbero avere diversi sviluppi. Certamente importanti operatori nazionali, come Busitalia, divisione del trasporto su gomma delle Ferrovie dello Stato, stanno guardando con grande interesse al mercato locale. «I grandi competitor nazionali e internazionali possono usare le economie di scala, puntando sulla forza dei grandi numeri – sottolinea Putzu –. Da parte nostra cerchiamo di lavorare in tutte le direzioni per fornire un servizio sempre più importante».
Più chilometri?. Ora si giocherà una strategia di crescita all’interno del perimetro che sarà definito dai nuovi bacini. L’Aspo punta a ottenere un contratto pubblico con un chilometraggio maggiore, sulla base del quale la Regione contribuisce con proprie risorse. Il contratto di servizio pubblico è vecchio di 10 anni. L’Aspo ha a disposizione un milione 300 mila chilometri all’anno. Nel frattempo Olbia è cresciuta. L’aumento demografico è calcolato nell’ordine dei mille abitanti ogni anno, la città si estende sul territorio e ci sono interi quartieri che dieci anni fa non esistevano. Tutti chiedono di essere serviti dalle linee di trasporto pubblico urbano.
Le linee. L’Aspo gestisce il trasporto pubblico locale con una rete di 12 linee, che collegano il centro urbano con le periferie. Al monte chilometri previsto dalla Regione, se ne aggiungono 75 mila garantiti dall’ Aspo a proprie spese, per rendere i servizi più efficienti: un contributo particolarmente importante durante il periodo estivo, ad esempio col raddoppio di alcune linee per le località turistiche o destinate alle esigenze scolastiche.
I bacini. La direzione generale dell’assessorato ai Trasporti ha, quindi, predisposto in questi mesi un disegno di legge che individua come scenario ottimale la costituzione di due bacini di mobilità: quello “Sud” comprendente la Città metropolitana di Cagliari e la provincia del Sud Sardegna e quello Centro-Nord, comprendente le province di Sassari, Nuoro e Oristano. Ma soprattutto all’orizzonte si profila la possibilità di un bando internazionale, al quale potrebbero partecipare player a livello nazionale ed europeo sul fronte del trasporto pubblico locale. «Noi siamo pronti, Aspo parteciperà in caso di una gara a livello internazionale o sarà pronta a recepire le indicazioni della Regione nel caso si opti per un affidamento diretto – spiega Massimo Putzu, presidente dell’’Aspo – . Il trasporto pubblico locale è un settore in cui esiste grande competizione tra operatori, per l’Aspo incide per il 75% del fatturato, nonostante l’azienda gestisca 13 diversi servizi. Olbia è una città con una forte crescita demografica, che vanta importanti flussi turistici, l’evoluzione del concetto di mobilità sostenibile porterà a un sempre più frequente ed efficiente uso dei mezzi di trasporto pubblici».
Il mercato. Un bacino di utenza in crescita e un servizio in costante miglioramento che potrebbe rappresentare un boccone prelibato per grandi gruppi? Al momento non è dato saperlo. In due anni le cose potrebbero avere diversi sviluppi. Certamente importanti operatori nazionali, come Busitalia, divisione del trasporto su gomma delle Ferrovie dello Stato, stanno guardando con grande interesse al mercato locale. «I grandi competitor nazionali e internazionali possono usare le economie di scala, puntando sulla forza dei grandi numeri – sottolinea Putzu –. Da parte nostra cerchiamo di lavorare in tutte le direzioni per fornire un servizio sempre più importante».
Più chilometri?. Ora si giocherà una strategia di crescita all’interno del perimetro che sarà definito dai nuovi bacini. L’Aspo punta a ottenere un contratto pubblico con un chilometraggio maggiore, sulla base del quale la Regione contribuisce con proprie risorse. Il contratto di servizio pubblico è vecchio di 10 anni. L’Aspo ha a disposizione un milione 300 mila chilometri all’anno. Nel frattempo Olbia è cresciuta. L’aumento demografico è calcolato nell’ordine dei mille abitanti ogni anno, la città si estende sul territorio e ci sono interi quartieri che dieci anni fa non esistevano. Tutti chiedono di essere serviti dalle linee di trasporto pubblico urbano.
Le linee. L’Aspo gestisce il trasporto pubblico locale con una rete di 12 linee, che collegano il centro urbano con le periferie. Al monte chilometri previsto dalla Regione, se ne aggiungono 75 mila garantiti dall’ Aspo a proprie spese, per rendere i servizi più efficienti: un contributo particolarmente importante durante il periodo estivo, ad esempio col raddoppio di alcune linee per le località turistiche o destinate alle esigenze scolastiche.